sentirsi solo mentre zappi

La campana della cappella del monastero dava i suoi rintocchi
I rintocchi per la sveglia per momaci e per studendi
che frequentavano Università.
Le ossa dolenzite
dormire su na tavola dura
non stava molto comodo.
Dopo la messa del mattino
tutti erano spariti ai loro incarichi giornalieri.
Co Musetto che s'è strofinanava er nasino e li occhietti ogni cinque passi
ce incamminiamo silenziosamente verso l orticello.
fermo er carretto co sopra er letame
e me siedo sotto l albero
prima dell orticello
Musèè sò stanco,
forse la vecchiaia
o troppi pensieri
L 'istinto me porta alzare li occhi ar cielo ancora coperto dalla foschia
spetto un segno una parola.

Assorto
i pensieri che galoppano come cavalli selvaggi nella sua mente
L umido del mattino
il profumo della terra
pura, incontaminata
aspetta di essere lavorata con amore.
Non la sente arrivare la priora
inclino il viso
la vedo,
silenziosa mi guarda.
Monsignora
solo un filo di voce esce dalle labbra.
Raccolgo un pugno di terra stretta nella mano
La terra è pronta per ricevere il seme
Stringo forte quel pugnetto de terra
non ciò voglia di dire altro in quel momento
la testa si abbassa
guardo quel grumo de terra ai miei piedi
un giorno coprirà anche il corpo mio

Lavorare la terra co amore
le zolle pronte



i semi nella terra e piccoli germogli
er canto dei uccelletti
e de Frufru
che me fanno comgnia.
Boniii uccelletti sti semetti non sono pe voi
se fate li buoni ve porto er mijo e briciolette de pane

Era giunto da alcuni giorni al Monastero di San Domenico e si era trovato molto bene, accolto e custodito, introdotto al percorso di rinnovamento dopo mesi e mesi di allontanamento dalle braccia della Chiesa Aristotelica. Dopo aver superato l''esame della pastorale base ed aver studiato tanto, aveva avuto modo di proseguire sul sentiero della conoscenza con l'iscrizione alla pastorale maxima, che la sua precettrice gli aveva preannunciato lunga, difficile e dura. Ma la buona volontà non mancava.

Decise di fare un giro nei dintorni del Monastero arrivando presso i campi coltivati, che sicuramente erano curati dalla gente che frequentava quei luoghi di raccolta.

Sedette ammirando la bontà della natura, che distribuiva i suoi frutti a chi col duro lavoro ne vezzeggiava la terra.
Si raccolse in ascolto dei suoni degli animali intorno e del frusciare delle piante.

L'orticello  mio  cresceva  piano  piano dando  soddisfazione
Assopito  sotto l albero  de mele rumori  
apro  li occhi  semichiusi
mo  chiè  c e   sta qualcuno?
Musèèè  sei tu?
Musetto s è avvicina portando qualcosa, qualcuno
Musèèè e questo chi è
famme vedere
un uccelletto ferito
bravo Musetto vediamo come aggiustare sta aletta


Eppure sento 'ntra presenza
Chi cèè vieni avanti chiunque tu sia

Vide quella scena restando meravigliato, poi sentendo le parole di padre Silvio gli rispose, rivelandosi:
'Sono io Padre, Labrador, ho pensato di fare un giro nei dintorni. Come state?'

La  mano  se tende  verse  Musè per  prendere  quella  piccola  creatura  der Signore
che stava  ferita.
La  presenza   finalmente  s 'è  trasforma  in corpo  e voce
Fijolo  , stai  tu.
Vieni  vieni, siedi  quà  accanto .
Sto bene  e tu?
Poggio  l 'uccelletto  sulle gambe, massagiando  il suo piccolo  petto.
Come  vanno  li studi fijolo, ma soptatutto  come  te trovi quà  con noi.

Si sedette accanto a Padre Silvio, osservando il trattamento che stava riserbando ad un uccellino. Quindi guardando il campo gli rispose: 'Anche io mi sento bene. Il mio percorso sta proseguendo, forse un po' a rilento, ma per colpa mia, che tendo a studiare a fondo le lezioni per poter essere ben preparato alle domande e gli esercizi, che mi vengono assegnati.
Per il resto mi piace molto questo posto, mi trovo bene, ma non ne avevo dubbi essendo che in passato ho trascorso molto tempo in un'altra abbazia, quando mi ritiravo un po' dalla vita quotidiana.

'Na patta sulla spalla
Fijolo questo te fa onore.
L 'impegno che ce stai mettendo te mette alla prova
a dura prova davvero.
Non cedere ora, anzi rafforza tutti i tuoi sforzi
sei quasi al tragurdo della tua redenzione.
Mo je passo un rametto de rosmarino
Senti che profumo cia sto rametto?
Cresce pure selvatico tra le rocce con poca terra e poca acqua,
le radici sono forti e robuste
resiste alle intemperie...

Mo sto zitto e guardo Labrador
Che dici cerchiamo Aurin?

Quel fijolo era andato lasciando un silenzio
Musèè lo rivedremo alla rincoferma del Battesimo
e sara l 'omo piu felice de mondo
ce scommetti 'na tazza de latte?

Era rimasto in silenzio e fermo a odorare quel rosmarino, assorto nei suoi pensieri, senza spazio ne tempo, non si accorse di quanto tempo fosse passato, sentì, riportandolo in quel luogo, le parole di Padre Silvio.

Quindi avanzando verso di lui: 'Sono qui padre, perdonatemi, mi ero distratto. Ho perso qualche passo. Mi capita spesso in questi ultimi giorni.
Cerchiamo Auirin certo, mi sa che questo gattino le piacerà tanto.' e sorrise.

Quasi uno sciuppon
pe tutte le anguille fijolo sò vecchioooo
me vuoi fà morirrrrr mooo!!

NOVEMBRE 1467
L 'orticello dorme
Seduto sopra a 'n pietra guardo er cielo
ascolto quel silenzio
chiudo li occhi e ripenso a quante coppie innamorate
sono passate da questo Monastero
Quanti giovani studendi con la voja de imaparare
Un sospirone eun fruscio dietro l 'albero de castagne
Chi cè?
Me scappa 'na risata
Musetto tò visto
daje esciii da là dietro



Se famo due coccoline a vicenda?
Cominci tu o comincio io
batti zampa

Un rumore alle spalle
mentre giocherello con Musetto
Chi c'èè?

Mo lo vedo
Carletto fijolo vieni
siedi quà un attimo
Cor dito je indico il furbetto
Carlo conosci Musetto?

Accarezzo Musetto
e rivolto ar giovine je dico
Carletto che vuoi studiare Pastorali?
Con un piccolo sforzo me alzo da terra
Coraggio torniamo dentro
t 'accompagno all 'ufficio
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Tanto sta calando er sole
oiisaaa andiamo