Gregorio, aveva seguito Padre Ello nei giardini del monastero, fu un attimo cogliere l'occhiata del suo mentore, nei confronti di una rigogliosa pianta di limoni, in sofferenza per un vaso fin troppo piccolo.
Lasciò transitare oltre il suo precettore e si rimboccò le maniche, in un angolo c'era una pala, scelse un punto riparato e tranquillo, con la pala fece un carotaggio nel terreno, prese in mano la terra di profondità e aprendola con le dita ne saggiò la costituzione. Il terreno era compatto ed argilloso, non proprio quello che ci vuole per gli agrumi che non amano i ristagni d'acqua.
Scavò una buca profonda meno di un metro, avendo cura di togliere dalla terra di deposito, i sassi e la sabbia. Terminato il buco, distribuì sul fondo ghiaia, sabbia e pietrine a fine drenante. Questo per evitare i ristagni che avrebbero messo in sofferenza la pianta, l'acqua doveva penetrare tranquillamente, ma non fermarsi.
Il limone cresce bene in terreni fertili, ricchi di sostanza organica, per questo sparse del letame maturo sopra il pietrisco e la sabbia, sopra il letame della torba, fino a che il colletto della pianta fu a a filo del terreno, riposizionò e miscelò stallatico con terriccio, torba e la terra di scavo, in parti uguali e riempì la buca pressando delicatamente in modo da evitare grossi spazi vuoti. Poi con un innaffiatoio irrigò, il limone come pianta ama un irrigazione non eccessiva ma frequente.
Terminato il lavoro, rimise a posto la vanga e con una scopa di saggina, ripulì l'area dello scavo, per far ordine, nel giro di una mezzoretta, la pianta di limone aveva una nuova sede e tutto intorno era lindo, come se, fosse sempre stata lì. Non sarebbe stato proprio il momento di un trapianto, sarebbe stato meglio farlo a marzo, ma il vaso era piccino e una gelata dovuta a ristagno d'acqua nel vaso avrebbe potuto portare ad una precoce morte della pianta, motivo per cui era stato inevitabile provvedere subito prima che il terreno gelasse.
Soddisfatto, avvicinò da un ramo, un limone, e ne annusò profondamente la fragranza, senza staccarlo, la pianta era del convento e sicuramente il frate giardiniere non sarebbe stato d'accordo che qualcuno si portasse via un frutto.