Messa del 4 ottobre

Titolo: Messa del 4 ottobre Lun Ott 05, 2009 1:31 am

Padre Heldor si arrampicò fin sul pulpito e si guardò attorno... Era felice del fatto che si suoi confratelli e le sue consorelle fossero tornati tanto attivi... Gli dispiaceva di non essere sempre lì con loro, ma dal suo aspetto si capiva che non stava bene... Troppe preoccupazioni... Si stava ingrigendo persino nel capelli e nella barba... Era stanco, stanco come mai prima era stato... Era tardi e forse nessuno più si aspettava che avrebbe fatto la messa... Eppure la fece:

Citazione :: L'eclissi VIII: La resurrezione

Questa voce che udii, mentre mi trovavo in compagnia di Aristotele e Christos, era calma e penetrante. Mi spiegarono che era Dio stesso che stava per pormi la domanda. Finalmente capii che quello era il momento. La voce divina mi disse: "Tu, l'umano che loro chiamano Sypous, sei venuto a Me, scoprendo tutto ciò che un umano potrà conoscere dopo la sua morte. Hai visitato ciascuno dei sette inferni, dove hai incontrato ognuno dei Principi-demone, che si sono presentati a te, conformemente alla mia volontà. Cosa hai imparato dal tuo viaggio?"

Risposi: "Ho compreso il significato della Salvezza. Quando un uomo ha vissuto nella virtù, conformemente alla Tua divina parola, trasmessa dal profeta Aristotele e da Christos, il Messia, allora Tu gli concedi il diritto di accedere in questi luoghi, al Paradiso, nel cuore del sole. Ma se costui devia dalla virtù, rifiutando di ascoltare la Tua divina parola, abbandonandosi ai piaceri terreni, all'egoismo, alla tentazione, alle false divinità, la Tua infinita saggezza Ti induce a condannarlo all’Inferno, nella luna, per esservi punito per l'eternità. Tu ci ami, ma ugualmente noi dobbiamo amare Te."

Dio mi disse: "Ora, per te è venuto il momento di fare la tua scelta. Puoi decidere di accettare la morte. In questo caso, giudicherò tutta la tua vita, i momenti in cui hai saputo operare per la virtù e quelli dove hai deviato da essa. Se, allora, giudicherò che tu lo meriti, raggiungerai gli eletti per un'eternità di gioia e di felicità. Ma se giudicherò invece che la tua vita non è stata abbastanza virtuosa, conoscerai un'eternità di tormenti all’Inferno. Ma, se pensi che il tuo tempo non sia ancora giunto, che tu non Mi abbia ancora dimostrato il tuo valore, puoi decidere di ritornare alla vita."

Non sapevo che rispondere. Avevo meritato di raggiungere il Paradiso o di finire all’Inferno? Allora, udii voci. Erano quelle dei miei amici, che pregavano per la Salvezza della mia anima. Benché si trovassero sulla Terra, li udivo distintamente. Mi scaldava il cuore di vedere che si preoccupavano tanto di ciò che mi sarebbe successo. Avevo bisogno di dimostrare che le loro preghiere non erano inutili. Decisi di accettare la resurrezione, per potere vivere nella virtù e meritare il Paradiso. Dovevo questo a loro, almeno quanto lo dovevo a me stesso.

Dio allora disse: "Da quando ho deciso di cambiare lo spirito degli umani in anima, affinché sia giudicata alla loro morte, ciascuno di loro percorre il cammino che ti ha condotto a Me, e pongo la stessa domanda a ciascuno di loro. Alcuni hanno la stessa prudenza, altri accedono al Paradiso, ed altri sopravvalutano la qualità del loro vissuto e sono inviati all’Inferno."

"Coloro che hanno optato, come te, per la resurrezione non conservano tracce del loro viaggio celeste nella loro memoria. Così, il loro comportamento cambia soltanto se la lezione si è scolpita in fondo al loro cuore. Ma, affinché tutti sappiano quale sorte terribile li attende se deviano dal mio amore, io ti lascio eccezionalmente la memoria. Potrai così testimoniare il tuo viaggio. E la tua testimonianza rimarrà per i secoli dei secoli. Ora che sai quale compito ti ho affidato, torna alla vita, fino a che ti richiamerò per fare una nuova scelta."

Allora, la mia vista si annebbiò. Ebbi appena il tempo di vedere Aristotele e Christos dirmi "a presto." prima di perdere conoscenza. Quando mi svegliai, mi trovai nel mio letto, le braccia incrociate. Attorno a me erano accese candele ed i miei amici stavano pregando. In lacrime, ma visibilmente sollevati, mi spiegarono che erano nove giorni che ero morto. Mi alzai, andai alla finestra, e vidi che il sole diffondeva nuovamente la sua calda luce sul mondo. Raccontai ai miei amici il mio incredibile viaggio e decisi di stendere sulla carta tutto ciò che avevo visto durante la mia morte.

Sypous

Fratelli, sorelle... - si guardò attorno con voce stentorea ma rauca nel contempo - Intendete bene le parole di Sypous, egli ci racconta la sua esperienza della resurrezione... Quando il nostro corpo mortale arriva alla fine dei suoi giorni, abbiamo sempre la possibilità di rinascere ed è nostro compito rinascere più forti e decisi di prima... La morte non è altro che una trasformazione... Sta a noi decidere come sfruttare questa seconda possibilità... Ho visto tanta, troppa gente, in questi anni si è lasciata andare, andando a raggiungere la fine della sua vita mortale perché aveva ricevuto il dono della resurrezione, ma ciò non gli bastava!
Pensate al confratello Desk, che dopo la morte del Vescovo Seedorf, si è lasciato andare fino alla follia... E quella follia lo ha portato alla morte definitiva... Pace all'anima sua... Sono certo che ora abbia raggiunto la pace nel Paradiso Solare... - fece una pausa, era a corto di fiato - Fratelli e sorelle, pensiamo bene a quel che facciamo, perché la seconda possibilità ci viene sempre data... Sta a noi sfruttarla al meglio!

Titolo: Re: Messa del 4 ottobre Lun Ott 05, 2009 1:31 pm

Con gioia Tacuma vide padre Heldor raggiungere il pulpito per celebrare la santa messa domenicale.
Era un po' stanco si, ed affannato, ma Tacuma era certo che non avrebbe indugiato ad usare il suo randello laddove ce ne fosse stato bisogno.
La cappella quel mattino era piena come non mai, c'erano parecchi ospiti nel convento, e c'erano gli oblati che al monastero ritrovavano se stessi e la vicinanza col Signore.
L'omelia di padre Heldor lo aveva toccato profondamente...Tacuma sapeva, conosceva a fondo il significato della seconda opportunita' e il Signore lo aveva raccolto proprio nel momento della sua caduta per avviarlo col suo amore verso la giusta strada.
Ringrazio' silenziosamente Padre heldor per avergli ricordato i suoi errori passati...

Titolo: Re: Messa del 4 ottobre Mar Ott 06, 2009 1:14 am

Anassagora aveva sempre sentito parlare molto bene di Padre Heldor ed oggi aveva inteso anche il perché.
Ascoltava le sue parole che sembravano arrivare dritte al cuore.

Titolo: Re: Messa del 4 ottobre Mar Ott 06, 2009 7:04 pm

Padre Andosan ascoltò il suo Patriarca mentre predicava, lo vedeva stanco e non poteva dargli torto, da quando aveva preso in mano la Diocesi veneziana i patimenti erano all'ordine del giorno. Pensò che il Male potesse prendere le forme anche della stanchezza fisica oltre che morale.

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