Padre Andosan entrò nella Cappella vestito con i paramenti sacri. I confratelli intonavano un canto di lode a San Domenico e all'Altissimo.
Padre Andosan si guardò intorno, guardò le forti mura della cappella, le sue sculture, le sue luminose e colorate vetrate. Finito il canto parlò:
"Cari fratelli, sia lode all'Altissimo, Creatore del mondo e dell'uomo. Amen.
Fratelli, vi chiedo di pregare oggi per tutta la comunità santa dei sacerdoti e diaconi, per i Vescovi e i Cardinali. Preghiamo per la loro protezione e il loro sostegno, abbiamo visto in questa settimana come spesso si voglia mettere in mezzo la Chiesa per questioni di bassa politica, come si arrivi anche a criticare il proprio Arcivescovo, o peggio ad equipararlo ad un bandito.
Non molliamo! Non cediamo! Noi non ci facciamo rispettare per mezzo del potere terreno o di eserciti o di bande armate, ma attraverso la nostra autorevolezza, il nostro retto pensare e agire. La gente è con noi se noi saremo con loro, ma non dobbiamo rinunciare al nostro ruolo di padri, e come i padri dobbiamo portare i nostri figli sulla retta via. La Verità è la nostra spada e nostro scudo. Amen"
Detto questo Padre Andosan si sedette a meditare.