Padre Ennio si era attardato in biblioteca più del tempo, doveva celebrare la Messa quella domenica, eppure immerso com’era nella lettura non aveva sentito la campana della chiesa suonare.
Ad un certo punto distrattamente guardò fuori dalla finestra, le giornate ora erano fredde ed il sole quasi non si vedeva dietro le nubi. Solamente allora si avvide che il sole era più alto di quanto si dovesse aspettare. Velocemente raggiunse la Sacrestia ed indossò i paramenti da celebrante, per fortuna i suoi confratelli non parevano annoiati per il suo ritardo.
Entrò in Cappella e si pose di fronte ai fedeli compiendo il segno della fede, quando fu il momento dell’omelia, salì sul pulpito ed iniziò a proclamare:
“Così Christos le rispose con un sorriso:
"I fedeli di Dio, coloro che hanno appreso gli insegnamenti di
Aristotele e che vogliono seguire la via che vi mostro, devono formare
una comunità di vita. Questa comunità troverà il suo senso, e
permetterà a ognuno di vivere nella virtù, se è unita in quell'amicizia
reciproca che ognuno dei suoi membri deve provare verso i suoi simili.
Per guidarvi, sarò il padre di questa comunità, ne stabilirò i
principi, e i miei successori faranno alla stessa maniera dopo di me."”
Fratelli, con queste parole il Secondo Profeta fonda questa grande ed importante Istituzione di cui la maggior parte di noi è parte: la Chiesa.
Ma la Chiesa non è fatta solo dal Clero, no, la Chiesa è l’insieme di tutti i fedeli Aristotelici, è una comunità in cui ognuno è legato all’altro da un senso di amicizia. Il Clero è la guida di questa comunità, e come guida deve rispettare a maggior ragione gli insegnamenti dei Profeti.
Noi, fratelli, dobbiamo essere d’esempio per coloro che ci osservano, non dobbiamo solo indicare la strada, ma dobbiamo percorrerla anche noi assieme al gregge affidatoci.
Dobbiamo fuggire l’odio, la violenza, l’ambizione; noi siamo servi dell’Altissimo e per svolgere al meglio la nostra missione dobbiamo essere umili ed obbedienti, ma anche risoluti con coloro che minacciano la Vera Fede.
Possa l’Onnipotente guidarci come sempre nel nostro cammino.”
Scese quindi dal pulpito e, terminata la Messa, tornò in Sacrestia.