Odyl seguì Padre Ello lungo i corridoi del dormitorio, lo vide prendere una chiave dalla tasca sinistra del saio e aprire la porta di quella che sarebbe stata la sua cella.Una volta entrata, Odyl potè osservare la sua nuova camera, niente a che vedere con i lussi a cui era stata abituata finora.
Il pavimento era formato di coppi macinati e impastati con la calce. C'era un'unica finestra-feritoia con l'imposta di legno all'interno e una nicchia alla cappuccina per la lucerna.
La cella era piuttosto angusta e vi era posto solo per un lettuccio, un sedile e un tavolo a leggio per lo studio e la lettura.
Quella stanza sarebbe diventata per lei non solo il luogo per dormire , ma anche il luogo del suo nuovo lavoro: lo studio.
Odyl si girò a guardare Padre Ello e gli disse:
"Perdonatemi padre, se vi disturbo ancora, ma volevo ricordarvi il motivo per cui sono giunta in questi luoghi. Voglio diventare diacono e so che per diventarlo devo impegnarmi molto e seguire un corso di pastorale base come minimo.
Il mio desiderio è quello di studiare e approfondire i libri delle virtù. Sareste così gentile da indicarmi dove si trova la biblioteca e da offrirmi il vostro aiuto nello studio?