Eckart si sentiva onorato... per grazia dell'Altissimo e della volontà sua... dalla possibilità di poter assistere alla Saggezza del Monastero nelle sue diverse forme, prima fra tutte quella della Santa Messa domenicale. Non conosceva Padre Tacuma, ma la sua autorevolezza gli apparve poco visibile negli abiti capitolari, trovandosi piuttosto nella fermezza con cui egli predicava la Verità. Spontanee gli venivano alcune considerazioni su quell'uomo... che sapeva essere edotto da finissima cultura, avendo egli la responsabilità della Biblioteca conventuale. Anzitutto... Immaginava quanta cura avesse usato nel scegliere il passo da commentare... e a quale esercizio d'umiltà avesse dovuto provarsi con se stesso per calare il complesso nel semplice, e renderlo così a disposizione di tutti... senza corromperne l'argomento. Era, di per sè, quel Padre, una dimostrazione dell'esistenza di Dio... Così Eckart si spiegava il fenomeno appena considerato.... Padre Tacuma non poteva che essere ispirato dalla fede nel suo ragionare: altra soluzione non vedeva. Nutriva perciò, nei suoi confronti, quel rispetto e quella stima che riscontrava nella vita e opera dei suoi Santi prediletti, i Santi teologi. Perchè, a ben riflettere, aveva sempre considerato una cosa: non semplicemente l'alto sapere fa di essi cagione di Santità, ma ben altro: la fatica intellettuale ha bisogno del cuore, ed il cuore è misura della ragione, suo impedimento in lotta per divenirne risorsa.... cosicchè, nella giusta interpretazione delle Scritture... doveva un poco ricompiersi e riformularsi il miracolo della rivelazione. E i miracoli... lo sappiamo... trasfigurano. A questa conclusione Eckart era giunto: "I teologi plasmano la natura dell'interpretazione modellando le Sacre Scritture come cera... esprimendo le infinite verità e forme dell'unica sostanza materico-spirituale... nello stesso momento in cui l'Altissimo sta plasmando le loro anime a guisa dell'amore e dimostrazione della vita, esprimendone le infinite possibilità interpretative. Una sorta di doppio movimento sincronico: antimetria dell'accadere"
A quali prove aveva dovuto arrivare lo Sirito di quel Padre! E nonostante tutte quelle prove... la sua serietà non aveva perso candore... Egli parlava della necessità della vita... della necessità della pace! Eckart non avrebbe potuto trarre associazione più complessa, e allo stesso tempo semplice... allo stesso tempo tanto armoniosa e bella.
Terminata la messa... decise di fermarsi un poco in preghiera.... sentendosi quasi in una dimensione d'attesa. Gli avrebbe fatto tanto piacere poter incontrare Padre Tacuma, per presentarsi e scambiare qualche riflessione... Sperò che ciò potesse accadere in quell'occasione.