Sentii dei rumori e dell'agitazione insolita nel chiostro delle celle e subito uscì della mia. Vidi l'uscio della cella di Padre Andosan spalancato e il mio amato padrino Tonius che disperato piangeva aggrappandosi a Padre Andosan stesso. Dopo un attimo capì ... e trasilì d'un tempo.
Lo aiutai ad alzarsi insieme a Padre Andosan, l'abbracciai e gli dissi:
- Padrino vedrai ora lei è lì, in posto migliore, lontano da questa nostra mortale e materiale imperfezione. E' con Dio, fra i sette savi che in antico tempo da Dio Onnipotente arcangeli furono fatti. Era lei donna virtuosa e fra i Santi che di Dio furono in ogni tempo sarà a bearsi il quella luce che per se' è il Vero. Pianger devi, amico mio, ma che questo mi pensiero possa ... almeno un poco ... consolarti in questo tuo tristissimo lutto. E' certo, Lei è nel Paradiso di Dio, insieme a Dio. Non dimenticarlo mai. Negli occhi dei tuoi figli, vedrai, ritroverai il Suo amore, la sua amicizia e quanto di lei più bello hai in cuore, ciò ch'un tempo vi fece innamorare e poi vita venerare.
E così dicendo e piangendo continuavo ad abbracciarlo... Non credevo sarebbe accaduto così in fretta...
Poi, come ero entrato, me ne andai... non volevo e non sarebbe stato giusto interferire oltre in quel dolore familiare...