Madre Fenice aprì la porta e fece segno all'ospite di entrare.
Ecco, questa sarà la vostra cella. Come vedete, è molto semplice, ma non manca nulla disse indicando la cassapanca, il letto, il piccolo scrittoio, le sedie e il braciere pronto per essere acceso la sera, quando ancora era freddo.
Qui potrete riposare, studiare, meditare e rifugiarvi se amate la solitudine.
Siete tuttavia libero... e invitato a partecipare alla vita del Monastero. Potete visitarlo a vostro piacimento, pochissime sono le zone riservate ai soli monaci domenicani. Vi consiglio anche le passeggiate nei boschi, ora che la stagione diventa più clemente, e magari una visita ai campi coltivati o agli opifici.
Un sorriso. Tutti dicono che qui vi è pace e nello stesso tempo operosità serena del corpo e dello spirito, spero ciò sia vero anche per voi.
Quando vi sarete sistemato, recatevi pure nell'ala dell'università, dove troverete i corridoi verso le segreterie di facoltà, per iscrivervi.
Per ogni altra necessità rivolgetevi pure a me, sarò lieta di guidarvi e di ascoltarvi.
Vi lascio riposare, ora... se avete qualche dubbio, dite pure.