Peagle aveva appena varcato le porte che gli facevano strada verso il monastero di San Domenico. Fino a poche ore prima non aveva mai lasciato il suo territorio fiorentino. Arrivava da Montepulciano, l'intermediario delle due regioni. Ma nonostante era abbastanza distante da casa, non era spaesato, no. Era ansioso di osservare nuovi orizzonti, nuove persone, nuova vitalità. Quel grosso cancello fiero di influenza e di rilievo, si fermava dinanzi a lui e non faceva altro che alimentare le sue ambizioni. Si fece quindi pieno di vigore e, stringendo i suoi fogli al petto, si avvicinò ardito e cauto bussò.
Qualcuno può ospitarmi in queste mura!?