Buongiorno a voi, padre.
Laerte inchinò leggermente il capo.
Un dì riflettendo sui possibili atti del divino mi ritrovai a batter le nocche della mia mano fronte il monastero di Fornovo.
Vi entrai e cominciai a legger i libri delle virtù.
Il mio animo mutò in brezza, mentre i miei sensi fremevano all'idea di vedere il Divino.
Il sogno da me fatto molte settimane fa torna a me quasi ogni sera:
Un "qualcosa" si manifestò e mi chiese: cosa vuoi vedere o capire, cosa imparare mio apprendista con il tuo intelletto?
Risposi: Chi sei tu?
“Io sono il pensiero.” Mi rispose. “so cosa vuoi e sono a tua disposizione, chiedi e ti sarà dato.”
Io quindi risposi: è mio desiderio esser istruito sugli esseri, terreni e non. Il tuo sapere sarà il mio intelletto.
Quindi lui rispose: tieni in mente ciò che desideri imparare ed io ti insegnerò.
Dal monastero di Fornovo sono qui perchè ho bisogno di altro, non so neppure io cosa, non sono in grado di darvi un nome.
Sorrise
Sono conosciuto con il nome di Laerte e chiedo di esser ammesso in codesto luogo non per volere ma per necessità.
Si inchinò ancora.