//gdr//Zara Edith l'arrivo

Zara arrivò dopo un lungo viaggio al freddo in mezzo alla neve del Nord. Da Udine si mise in viaggio a piedi senza cavalli o carrozze perchè era una semplice contadina ancora di tanto in tanto qualcuno l'accompagnava da un punto all'altro per poi proseguire infine a piedi fino all'Abbazia la cui posizione geografica ancora non l'aveva ancora ben impressa, coperta del suo caldo mantello di lana con cappuccio a coprirle i suoi lunghi capelli biondo platino con ciocche nere più nascoste, la sacca a tracolla per chilometri e chilometri arrivò dinanzi il grande portone del Monastero, bussò forte forte

L 'Alba de una fredda mattina
nebbia fitta sui irti colli

Che scemunito che sei Silvièè
Mo chi sarà che bussa a portone?
A passo svelto per non sentì er freddo
Apro spioncino de portone
Chi va làà?
Fratello o sorella
avvicinati per favore
Mo spingo er nasone fora da spioncino per vedere chi bussa

Zara sentì rispondere dall'altra parte dell'enorme portone pensando che doveva essere pesante aprirlo, a voce il più alta possibile perchè temeva che lo spessore di quella porta dall'apparenza pesantissima non facesse passare il suo tono un pò basso femminile - Buongiorno, il mio nome è Zara Edith vengo dalla Serenissima per seguire il corso di battesimo.

Il che cosa?
Ma stai sordo Silvièè
Chiudo spioncino e apro portone
Benvenuta fijola
Un 'enorme chioma bionda
splende come la luna
sTAI QUà per Battistero?
Volevi dire Battesimo?
A sciii mo
ora me ricordo
i confratelli cianno preparato la tua
CELLA
Dammi bagajo fijola e seguimi t 'accompagno