Monastero Aristotelico di San Domenico

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 Un piccolo istante, un passaggio

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3 partecipanti
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tacuma
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tacuma


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MessaggioTitolo: Un piccolo istante, un passaggio   Un piccolo istante, un passaggio EmptyVen Mar 06, 2020 12:22 pm

L'aria pungente. Tracce di neve tutto intorno. Il monastero è lì come sempre maestoso.

All'interno passi leggeri e veloci, vocii, tintinnio di chiavi e poi gli odori.
La fragranza del pane appena cotto, il profumo dei biscotti, sempre quelli, deliziosi e preparati con tutto l'amore che solo madre Fenice riesce a mettervi dentro.

Osservare, scrutare, rasentare ogni angolo.
Ogni mattone di quell'edificio  è un ricordo indelebile e soprattutto pieno di amore.
Un mondo che ormai non gli appartiene più. E tuttavia non c'è dolore.

La portineria,il refettorio, la chiesa di San Domenico, la biblioteca.

Essere lì come un leggero alito di vento, inconsistente ed evanescente, è un dono, ma non può non lasciare a coloro che tanto ha amato la possibilità di sapere che sono  sempre nelle sue preghiere presso l' Altissimo.
Il senso del tempo è ormai inesistente ma dalla piccola chiesa si leva il vespro e forse è possibile in questi momenti in cui i monaci parlano con il Signore avvicinarsi nei loro luoghi più intimi.

Le celle.
Un nuovo sentimento lo pervade quando vede la propria cella. Un leggero strato di polvere ricopre la cassapanca sotto la finestrella. Quella finestrella dalla quale osservava i boschi del monastero.
Il ricordo di una luna piena e lo scricchilio dei passi sulle foglie secche torna vivido alla sua mente. Eccola madre Fenice che cammina con un novizio, che stringe forte la sua mano,  perchè il vento muove le fronde e sussurra con strani aliti.
Oggi lui sa bene che non era vento.

E' consapevole che come ogni sera madre Fenice esce dalla propria cella per un breve giro serale del monastero e una piccola sosta nella cappella  per una preghiera all'Altissimo.
La sua cella non è cambiata, sempre immacolata e dignitosa. Sul comodino il suo libro delle Virtu'. Un piccolo alito, un sospiro e le meravigliose pagine delle meditazioni del beato Barnaba, che lui leggeva  in ogni rito celebrato insieme alla vita di Santa Raffaella arcangelo, si aprono.
"C' è un enorme felicità nel rendere felici gli altri,  nonostante la situazione. La pena condivisa si dimezza ma la felicità, se condivisa, viene raddoppiata".
E questo madre Fenice ben lo sa.
E lui stesso ricorda le lotte della priora per far vivere il monastero anche nei momenti più duri, ma ricorda anche gli istanti di gioia, di enorme condivisione e di vicinanza.
Lascia la cella gettando un ultimo sguardo sulla pagina delle meditazioni di Barnaba.
Un segno chiaro del suo passaggio.

Eccolo l'enorme spazio 10x10 come lo chiama Silvietto. Ma uno spazio tutto suo. Come sempre il focherello è acceso e anche qui sul lettino il libro delle virtù.
Dove sono i tuoi animaletti padre Silvio si domanda con un senso di leggerezza e felicità
Ancora un alito.
E le pagine della vita di Santa raffaella arcangelo si aprono nel punto in cui il signore si rivela alla santa.
"vai, poichè ora sai che sono con te fino alla fine dei tempi. Se cadi ti rialzerò"
Padre Silvio, pensa con infinita tenerezza, non sei solo.
L' Altissimo è accanto alla tua persona in ogni istante, devi solo continuare, come sempre hai fatto, nella tua immensa fede. Quella fede che ti fa amare tutti, che ti ha reso indispensabile presso i  deboli e i miseri. Quella fede che, unita alla tua immensa gioia, ha portato spesso luce presso coloro che vivevano  nel buio.

Sorride.
E' tempo di andare, di lasciare la parte viva e pulsante dell'amato monastero, di tornare nei suoi luoghi di pace e di silenzi.
Ma sa benissimo che le persone, le due persone che più di tutte ha avuto accanto nella sua vita al monastero e fuori, sono lì, vivono, propagano la fede, lottano contro i vizi con la loro forza trasmessa dal Signore.
E sa anche che nel loro immenso amore capiranno e riconosceranno quel piccolo istante del suo passaggio.
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silvio_1
Colonna Portante del Monastero.
Colonna Portante del Monastero.



Numero di messaggi : 2505
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MessaggioTitolo: Re: Un piccolo istante, un passaggio   Un piccolo istante, un passaggio EmptyVen Mar 06, 2020 3:56 pm

Silvietto impegnato a correre de quà de là
Mo fermate Silviè
Che succede?
Venticello giocherrellone che fai mo
giochi co quei quattro peli che ciò ancora piccicati sopra capoccione!

Ciò impressione che qualcuno m accarezza
'na brezza strana curiosa
Me sento strano pure io
Quella sensazione de non essere solo
Stessa sensazione che ciò quando prego
La stessa che provo quando chiedo aiuto all anima de mentore mio
che me guarda da Paradiso Solare

Tac te porto tutti i giorni dentro acore mio
Occhi se chiudono
respiro quell aria fresca che sà d 'amore e de pace
Immagino er viso suo quando me dice
Vai avanti nella tua fede
Avanti
Avanti ripeto nella forza della fede mia
Ma non stà facile
la Creatura senza nome se rinforza contro la poca fede dei credenti
Apro l 'occhi verso er cielo
Padre che ami tutti i fijituoi
fame senti er fijio TuoTacuma ar fianco mio
fà che me segua e m 'aiuta ancora in stò lungo cammino

Le mani se giungono
Quel soffio strano pare m 'avvolge
me sento in pace
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Fenice
Gran Priore
Gran Priore
Fenice


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MessaggioTitolo: Re: Un piccolo istante, un passaggio   Un piccolo istante, un passaggio EmptyVen Mar 06, 2020 7:38 pm

Un silenzio pieno di pace e di calore, nella cella, dopo il giro serale. Una sensazione di conforto più forte del solito, come se l'aria fosse più dolce.
Madre Fenice è stanca, quel conforto le riempie la mente e il cuore come una carezza.
Cammina nella cella, rassetta i libri sullo scrittoio, si avvicina alla finestra per guardare fuori, nel buio. Sul comodino, che strano... il Libro delle Virtù è aperto, eppure è sicura di averlo lasciato chiuso. Forse la finestra si è aperta e la corrente d'aria ha spostato qualcosa?
No, la finestra è ben chiusa.
Madre Fenice si china sul Libro, i suoi occhi si inumidiscono. Le meditazioni di San Barnaba... legge le parole che da troppo tempo non si sentono risuonare nelle celebrazioni in cappella, le parole che Fratello Tacuma amava tanto e leggeva sempre.

Mi manchi, Fratello Tac...

Le manca la persona con cui ha condiviso tante lotte e tante speranze, tante riflessioni, momenti belli e brutti, scnforto e combattività. E sa che Fratello Tacuma manca tanto anche a Silvio, sa quanto lo rimpiange, sa che nemmeno lei potrà colmare quella mancanza.
Il tempo, inesorabile, cambia le cose, toglie gli affetti, rende più soli e più deboli.
Accarezza la copertina del Libro, si siede sul letto e legge, lasciando che qualcosa di umido le scivoli sulla guancia.
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