Carissimo, entra, entra! Bentornato!
Con pochi passi decisi Madre Fenice andò ad aprire la porta e abbracciò il confratello che non vedeva da tempo, e che per un certo periodo aveva anche temuto di non rivedere.
Abbracciatolo, si scostò di un passo per osservarlo con affettuosa e sorridente sollecitudine.
Vieni, sediamoci, dimmi come stai... raccontami...
Indicò a Enea una delle due semplici sedie e prese posto di fronte a lui, contenta di vederlo in salute e sperando che l'ex allievo diventato confratello domenicano avesse ritrovato energia e voglia di fare.