Aloisio madido di sudore, dopo una giornata passata nei campi ad arare, si appresta a riporre nel capanno gli attrezzi, in attesa della consueta pausa pranzo.Seduto su un sasso li' vicino comincio' a pensare a quando, a Piacenza, era solo una matricola in cerca di una sua strada, senza nè arte nè parte...
Con lo sguardo rivolto al meraviglioso paesaggio naturale e alle mura dell'imponente monastero, si rese conto ancora una volta di aver trovato la retta via.
Ogni goccia proveniente dalla sua fronte, ogni callo sulla sua mano, ogni energia profusa sui campi era ben spesa.L'eccellente lavoro svolto insieme ai suoi confratelli (indispensabili alla buona riuscita del risultato)lo galvanizzo' ulteriormente.
"Ho spaccato pietre dure nelle miniere di Piacenza, mi sono dedicato con dedizione al mio misero campo di mais e ai campi altrui....ma la vista di quello che stiamo realizzando qua, in questa casa dell'Altissimo, non ha certamente prezzo..."
e a un tratto si ricordò le sagge parole di Padre Giarru nel loro breve incontro nell'Ufficio delle Vocazioni:
"Guardate quel muro...come lo si può tirar su con solo un mattone? Vedete quanto lo stretto legame possa far divenire le cose da principio piccole a enormi e possenti!
Questo è San Domenico, un gruppo di Frati che si amano e sono legati strettamente tra loro, e con questo legame sperano di trasmettere il loro messaggio...(Padre Giarru)"
Rincuorato dalle suddette parole Aloisio si rimise all'opera piu' determinato che mai......