Fra i cespugli di ginepro,
fra i roveri,
fra i faggi,
fra i tigli,
i santi del cielo non smettevano d'ausiliare l'omo nella tetra sua vita.
Chi carpiva il messaggio divino ascoso in fra le ramaglie, intendeva il segno e il significato della stesso suo esistere. Perché nessuno voleva redimersi e aprire il suo core?
Dei passi, dei passi rompevano il silenzio, quale sorta d'essere s'aggirava in quella selva?
Quale peccatore anelava al perpetuo perdono?