L'arrivi di Targos D'Arborea Shatille

Le tenebre erano calate già da un po quando un uomo sulla mezza età con le vesti da cavaliere crociato si avvicinava a passo lento verso il monastero di San Domenico.

Giunto dinnanzi alla porta, scese da cavallo e bussò con la mano guantata di metallo...

Il monaco portinaio era di ritorno dalla stanza del nuovo ospite che aveva intenzione di unirsi all'ordine domenicano.
Ancora un'ora e avrebbe chiuso il portone d'ingresso per l'arrivo delle tenebre che non gli mettevano molta sicurezza.
Sentì bussare ad un tratto e quel suono nel silenzio del monastero rieccheggiò tra le maestose mure che lo dividevano dal mondo esterno.
Con un piccolo sobbalzo aprì lo spioncino della porta una volta arrivato nelle sue vicinanze e chiese con voce increspata dalla titubanza:

"Chi bussa al monastero di San Domenico?"

"Buona sera fratello, scusatemi per l'orario, ma ho preferito giungere qui prima che l'ora sia troppo tarda.
Vorrei innanzitutto presentarmi, sono Targos d'Arborea Shatille, Gran Archivista dell'Ordine Teutonico Italiano.
Sono qui perchè vorrei seguire la pastorale di base, come mi ha suggerito il mio fratello Rebraist, e se fosse possibile vi chiederei ospitalità per la notte"

Detto questo attese la risposta del frate

Il monaco aprì la porta a quelle parole e disse:

"presto figliuolo presto, che non si è mai troppo sicuri a quest'ora!

Comunque sono d'avvero contento che siate qui per istruirvi. Il cavallo lo potete lasciare qui nel piazzale manderò un monaco a prendersene cura. Voi seguitemi vi porto nella vostra stanza per ristorarvi dopo il lungo viaggio"

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