Arrivo di Pepponius

Padre Ariberto era come sempre intento nella stesura di testi e tesi, nella speranza di trovare un senso nel bailamme delle sue stesse parole. Camminava su e giù per il chiostro stropicciandosi i capelli per una spigolosità particolare del testo, quando sentì bussare.

Si avvicinò allora al portone e con gli occhi stanchi guardò fuori dallo spioncino:

Chi è là? Chi giunge a quest'ora al Monastero di San Domenico?

Ariberto ascoltò le parole dello straniero con fare inquisitorio: data l'ora, la prudenza era d'obbligo!

Tuttavia, appena sentì nominare Aloisio, i suoi occhi stanchi si illuminarono. Ben disposto verso il messere, il Padre girò il chiavistello e fece entrare il nuovo arrivato:

Venite avanti messere, venite! Aloisio è stato mio buon amico qui al Monastero, chi mi manda è sempre ben accetto! Seguitemi nella cella che vi sarà assegnata finchè studierete qui:

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