Padre Ariberto, indaffarato con un pesante plico di carte sottobraccio e un lume in mano, avanzava faticosamente nei pressi del portone, senza avvedersi del gattaccio nero e spelacchiata che gli stava tagliando la strada...
Mieooooooooww!
Fece il gattaccio a cui il frate aveva inavvertitamente pestato la coda; per lo spavento, Ariberto lasciò cadere il lume che gli indicava la strada e rimase completamente al buio, pieno di carte.
E ora? Che faccio? O c'è nessuno? Un confratello? Ho paura di urtare qualcosa muovendomi al buio!