Nello specifico ogni stanza di lavoro serviva ad una precisa funzione per la produzione della carta:
- nella stanza delle cernitrici avveniva il primo atto di ricerca della materia prima: gli stracci.
Gli stracci scelti dalle cernitrici dovevano essere necessariamente bianchi e puliti, possibilmente in lino.
- nel marcitoio e la stanza delle Pile avveniva il secondo atto della produzione: gli stracci venivano posti in un marcitoio affinchè avvenisse, nelle pile, lo sminuzzamento atto alla formazione della polpa di carta.
Tramite la ruota della pila idraulica venivano azionati grossi martelli a punte chiodate per lo sminuzzamento e a chiodi a testa piatta per l'abbattimento della fibra.
Ottenuta la polpa di carta, essa veniva riversata in tinozze colme d'acqua e agitate da lunghi bastoni. Il tutto veniva poi riversato nelle forme, costituite da una parte fissa detta telaio e una mobile detta cascio. Ottenuta la forma, il cascio veniva estratto e il foglio di polpa di carta compattato riversato tra due feltri.
- nella zona presse venivano portati i blocchi di carte e feltri, dove tramite il peso posto al di sopra dei blocchi veniva eliminata l'acqua in eccesso.
- nella zona degli stenditoi, tolti i feltri, venivano fatti asciugare i fogli di carta all'ombra, per evitarne l'ingiallimento del sole.
Infine c'era una zona detta zona di collatura dove, con gelatina animale derivata dal carniccio ovino, venivano pennellati ad uno ad uno i fogli per compattarli e far aderire meglio l'inchiostro di scrittura.