Il dolciastro profumo dell'acacia in fiore permeava l'aria. Poco lontano, il fragore delle acque di una piccola cascata, si mescolavano al sibilo del libeccio, che caldo lambiva il volto scarno di Dreean. I fili d'erba, muovendosi all'unisono come soldati, carezzavano il suo corpo, sdraiato all'aperto a
Levò lievemente il capo, inspirando profondamente, godersi i primi soli di quella primavera restia a venire.
Distogliendosi dai suoi pensieri e da quegli istanti di riposo fatti seguire al lungo viaggio, si alzò, si volse al portone del monastero e bussò con decisione.