Kemnos Dignitario Onorario
Numero di messaggi : 215 Data d'iscrizione : 15.05.09 Età : 40
| Titolo: Santa Messa del 6 dicembre 1457 Dom Dic 06, 2009 2:58 pm | |
| Era un giorno pieno quello per Padre Ennio, nominato pochi giorni prima Arcivescovo di Milano, aveva, di prima mattina celebrato Messa nella Cattedrale, approfittando dell’omelia per fare una sorta di discorso di insediamento, e subito era partito in direzione del monastero. Aveva sfiancato la sua povera cavalcatura per giungere ad un orario decente. Era arrivato in monastero anche prima del previsto. Subito si recò a salutare il Padre Generale ed i suoi confratelli e, quando giunse l’orario si presentò in sacrestia per indossare i paramenti, decisamente più comodi e leggeri rispetto a quelli che aveva indossato poche ore prima. Entrò in Cappella quando la Cerimonia ebbe inizio, fece il segno della fede in direzione dell’Assemblea e, salito sul pulpito iniziò:
“Fratelli, questa mattina, durante l’omelia fatta in Cattedrale, ho citato una frase del Sacro Testo, ed è proprio un brano tratto da quel Dialogo, il decimo, che vorrei oggi commentare.
- Citazione :
- Aristotele: “Esatto. Il bene dell’uomo, ovvero ciò che contribuisce a realizzare la perfezione della sua natura, è dunque una vita votata ad assicurare le condizioni dell’armonia in seno alla città. Ora, il bene della città è tutto ciò che partecipa al suo equilibrio, poiché la natura della collettività è di perpetuarsi. Così dunque, lo puoi constatare tu stesso, il bene dell’uomo conduce al bene della città.”
Il discepolo: “É magnifico!”
Aristotele: "In effetti lo è. Vedi, l’uomo fa del bene solo integrandosi pienamente nella città, partecipando alla politéïa, e facendo tutto ciò che gli è possibile per mantenerne l’armonia.” Il compito di ogni buon Aristotelico è partecipare attivamente alla vita della città, questo ci insegna il Santo Aristotele. Come guide dei fedeli, è nostro compito dare il buon esempio. Non dico che sia nostro compito presentarci alle elezioni, ci sono molti modi di partecipare alla vita pubblica: basterà essere presenti quando ci viene richiesto un consiglio, basterà la parola giusta detta al momento giusto, basterà, perché no, alzare la propria voce nel momento in cui i nostri rappresentanti non fanno il loro giusto dovere, naturalmente senza mai polemizzare. Fratelli, nel momento in cui la nostra città, o la nostra Provincia, avrà bisogno di noi, noi non possiamo tirarci indietro. Poiché siamo frati non vuol dire che siamo eremiti, è nostro obbligo fare uso delle nostre virtù, e, citando il Santo Profeta Aristotele “la virtù è una pratica che si può esprimere soltanto con gli altri.” Che l’Altissimo benedica tutti noi ed i nostri sforzi nel portare l’armonia nelle nostre comunità.” |
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tacuma Dignitario
Numero di messaggi : 4167 Data d'iscrizione : 13.05.09 Età : 70 Località : roma
| Titolo: Re: Santa Messa del 6 dicembre 1457 Dom Dic 06, 2009 5:22 pm | |
| Amen...
Aveva toccato note che per Padre tacuma erano tristissime....pensava alla sua repubblica, dilaniata ultimamente da conflitti e lotte tra chi era sempre stato un buon amico l'un per l'altro.... |
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Anassagora Frequentatore
Numero di messaggi : 24 Data d'iscrizione : 10.07.09
| Titolo: Re: Santa Messa del 6 dicembre 1457 Dom Dic 06, 2009 7:34 pm | |
| Amen
Anassagora era stato riconfermato come Assessore Alla Pesca di Savone e dopo le parole di Padre Kemnos pensò che forse il progetto che aveva in mente poteva essere un buona idea. Voleva aprire le menti turbate dall'invidia e dall'egoismo di taluni verso lo spirito di collaborazione attraverso il Verbo di Aristotele. Alzando lo sguardo verso il cielo sussurò "Oh signore accompagnami in questo progetto , sia fatta la tua volontà" |
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Vulkano Visitatore
Numero di messaggi : 14 Data d'iscrizione : 24.06.09
| Titolo: Re: Santa Messa del 6 dicembre 1457 Mar Dic 08, 2009 3:07 pm | |
| O signore dall'alto delle tue parole che ci hai donato tramite Aritotele, ci hai trasmesso di fondo il principio su cui si basa il notro monastero: attraverso l'etica del dovere, dell'unione, della solidarietà l'ordine domenicano sta finalmente per ottenere l'ambito e giusto riconoscimento per i suoi sforzi. Dalla lettura di Aristotele si evince il ruolo del giusto cittadino, al servizo della comunità,e mai in lotta per se stesso, aiutaci o signore a risolverei conflitti presenti in questo periodo, dacci la forza per un giusto rinnovamento dgli spiriti delle società, in opposizione agli sfrenati desideri egoistici e catastrofisti. Per questo io ti prego. amen |
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| Titolo: Re: Santa Messa del 6 dicembre 1457 | |
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