Si accingeva a rispondere, quando udì qualcuno che da lontano urlava il suo nome:
"dama, vi prego, aspettate!".
Non vi era dubbio, era un messaggero. Sophie rimase un po' indecisa sul da farsi.
Decise di aspettare quella persona che si affrettava a raggiungerla; pareva alquanto preoccupato.
Finalmente la raggiunse e le consegnò una missiva.
Era del Tribunale dell'Inquisizione!
Sophie la lesse e sbiancò.
Doveva assolutamente tornare a Modena per capire che cosa stesse succedendo.
Imbarazzata, si scusò con chi le aveva risposto da dietro il portone, farfugliando una scusa:
"Perdonate il disturbo, ero stata indirizzata qui ma devo rientrare subito a casa".
Senza attendere una risposta, lasciò il portone alle sue spalle e si diresse verso la sua città. Non c'era un attimo da perdere.