[Gdr] L'arrivo di Cubetto

I piedi e le gambe iniziavano a fargli male oramai erano ore che Cubetto era in cammino verso il Monastero.
E menomale che mi aveva detto che il Monastero era vicino, appena torno a Modena gli faccio sentire lo stesso dolore che le mie gambe provano ora
Ormai stanco e affamato Cubetto vide un'albero in cima alla collina e decise di fare una sosta per rifocillarsi e poi proseguire il cammino.
Appena fu sulla collina il suo stupore fu grande, la tanto agoniata meta era li davanti ai suoi occhi.
Finalmente sono arrivato esclamò
I suoi dolori passarono all'istante e correndo raggiunse il portone, bussò attendendo una risposta.

Le  campane  del  Monastero stanno  suonando a richiamo  dei Monaci  per la Messa
Pe  tutte l 'anguille  salamoia mo  ora  bussano
Vò aprire portone e me trovo  un giovane fanciullo  
Benvenuto  fijiolo io  se  non  me sò scordato sono  padre Silvio
je  dico ridendo
E tu? Intanto  entra  e se ciai armi  posali  li  per favore
Mo  lo guardo  e spetto che  risponde

Cubetto varcò la porta del monastero e poggio la sua spada SALIGIA li dove padre Silvio gli aveva indicato
Salve a voi padre Silvio sono Luca Antonio Ferrari detto Cubetto, sono venuto qui per intraprendere la via degli studi che conduce al sacramento del battesimo
dicendolo si inchinò
avrei anche un dono per voi, questi sono i migliori frutti che la mia Modena possa offrire, spero siano di vostro gradimento padre
Cubetto prese il cesto di frutta colto con fatica il giorno prima e lo porse al monaco

Chissà come mai quando me fanno un dono trillo tutto
come un ragazzetto
GRAZIEEEE cioè volevo di grazie fijiolo
sempre gradito un dono portato cò er core grazie doppiamente

Contento prendo dalle sue mani il cesto de frutta
Ma entra e sediamoci un attimo quà all 'ombra
da Modena a quà stato un lungo viaggio
Me siedo tenendo il cesto sui ginocchi
Detto che te chiami fijiolo?

Cubetto sorrise tra se e se vedendo gli occhi di padre Silvio luccicare mentre prendeva il cesto di frutta
lo seguì oltre il portone sedendosi vicino a lui ridendo di nuovo osservando il don tenere il cesto sulle gambe come fosse un neonato
Avete ragione padre Silvio qui si sta d'incanto
il viaggio è stato lungo ma devo dire senza troppi intoppi
Cubetto ripensò per un'attimo alle parole dell'amico che gli aveva dato indicazioni per raggiungere il monastero
una piccola vena di rabbia apparì sulla sua tempia per un'attimo
Mi presento di nuovo io sono Luca Antonio Ferrari detto Cubetto

Tutto felice de tenere cesto non me sfugge la rughetta sulla fronte del giovine
Tutto a posto Luca?
Mo che dici se stai riposato
t 'indico dove andare
vedi quel bel roseto?
Ecco ce giri attorno e raggiungi l 'Università
entri e vai all 'Ufficio
ISCRIZIONI
Cesto tengo io

grazie Luca

Si padre tutto bene
in fin dei conti era arrivato sano e salvo fino al monastero e questo gli bastava
mi raccomando non stringete troppo il cesto lo vedo fragile
fece un'occhiolino al prete
ora vado, padre silvio è stato un piacere
si avvio lentamente verso il roseto guardando attentamente attorno a sè
quel posto era uno spettacolo per gli occhi

Si si tranquillo non stringo
Dico ridendo contento del dono