Presentazione Anassagora

Mi chiamo Anassagora vengo da Savone ho esposto a Padre Giarru la mia intenzione di avvicinarmi alla Chiesa per seguirne l’alto cammino. Padre Giarru mi ha consigliato di bussare a questa porta.
Ora, mi rimetto a Voi. Indicatemi per favore la strada per la conoscenza sì che io possa comprendere meglio la mia vocazione.
Vi ringrazio.

Anassagora

PS:scusate se ho bussato più volte!

Chiedo scusa se ho rotto la dolce quiete della notte, ma il sacramento del battesimo ha destato in me il desiderio di avvicinarmi all’Altissimo tanto che quella sera terminato il lavoro, anche se stanco dalle fatiche del giorno non tornai a casa , mi misi subito in cammino diretto dove Padre Tacuma mi aveva idicato...
Anassagora

Prima di entrare nella mia cella passai in biblioteca, che meraviglia, una quantità di scritti davvero imponente. Il mio sguardo si posò sulle pagine di un libro aperto e cominciai a leggere…Era Il Libro Uno Del Mito Aristotelico. Cominciai a leggere le pagine sulla creazione della Vita, poi sentii la voce di Padre Andosan :”Vieni Anassagora”mi diede le chiavi e mi indico la mia cella. Padre Andosan comprese dal mio sguardo il bisogno di rimanere in silenzio con me stesso, era un periodo che molti quesiti affollavano la mia mente .
Subito non compresi tutte le parole di quel libro, ma avvolto nel silenzio della mia cella caddi in uno stato di torpore, la stanchezza prese il sopravvento mi addormentai e sognai. Si presentò davanti ai miei occhi la pagina del sacro libro. La mente durante il sonno ebbe il tempo di elaborare il testo ,mi risvegliai con il suono della mia voce che ripeteva…
”Così, la materia della quale era composta
la vita, essendo una cosa pesante, fu posata sul mondo, perchè andò
verso il basso. Ma, poichè la vita era composta anche di spirito, che
era una cosa più alta, essa avrebbe teso alla perfezione divina.”
Mi inginocchiai e pregai i profeti di illuminare il mio cammino .
Non mi sentivo pronto,ma poi pronto per cosa. …..Oh Profeti guidate le mie scelte.
Non so per quanto tempo rimasi in ginocchio
Lo giorno se ne andava ed io mi resi conto del trascorrere del tempo dalla luce che ormai da ore aveva cessato di entrare dalla piccola finestra della mia cella. Dovevo uscire e riferire l’accaduto a qualcuno, mi resi conto che era molto tardi e decisi di attendere le prime luci dell’alba …Avevo bisogno di parlare con Padre Giarru.