Padre Giarru, ricevuta finalmente la lieta notizia, si diresse subito verso il nuovo Monastero, esso si ergeva su un sontuoso monte ricoperto dalla natura, talmente alto che pareva volesse toccare la mano protesa di nostro Signore. Gli alberi nel cammino verso la cima facevano scudo e riparo ai raggi del sole che parevano mordessero il capo di Padre Giarru. Giunto al piazzale del Monastero gli tremavano le gambe per l'emozione, finalmente l'opera era compiuta, il luogo della redenzione di nostro Signore, lo spazio per il ritrovamento della pace fisica e spirituale, lontano dal caos della città e da ogni cosa corrotta.
Arrivato al Portale gli vennero incontro Padre Heldor e Piccolomini.
"Figliolo ben arrivato! Ristorati e accomodati nel tuo nuovo ufficio" disse Padre Heldor, allora Padre Giarru gli si avvicino' sussurrandoli:"Padre ce l'abbiamo fatta!".