Fratello Andosan era arrivato dalle paludose terre padovane in groppa al suo asinello. Arrivato ai piedi di una rocca irta volse suo sguardo in alto. Fece cadere il lembo di mantello che gli copriva il capo e rimase abbagliato dal sole quasi estivo che picchiava sulla roccia bianca. Quanto i suoi occhi si abituarono a quella luce, il povero domenicano vide il monastero ergersi in maestà e fierezza alla cima. Il cammino era ancora lungo e difficile, Fratello Andosan pensò che quella strada era la giusta metafora del percorso della sua vita e del percorso dell'ordine a lui tanto caro.
Passate alcune ore, il fratello domenicano arrivò al portone del convento, capì che era arrivata la ricompensa del suo viaggio. Li avrebbe abitato per tutto il resto della sua vita, li avrebbe imparato ad essere un buon servo di Aristotele.
Avvicinatosi alla portà bussò, e subito ebbe timore che non gli venisse aperto ...