L'interno della cella

Titolo: L'interno della cella Gio Mar 28, 2013 1:32 am

Un giovane oblato le aprì la porta della cella che il Gran Priore aveva fatto preparare per lei. Portava con sé un fagotto contenente gli unici oggetti personali. Si guardò intorno e le bastò un colpo d'occhio per cogliere l'essenzialità di quell'ambiente. Aveva sempre pensato che le celle dei monaci fossero più ricche di quelle degli ospiti, ma si sbagliava. La radicalità della loro scelta era infatti riscontrabile nella spoglia semplicità di quegli arredi. La prima cosa che notò fu un letto coperto da un lenzuolo di tela grezza che sarebbe diventato il suo giaciglio.

Poi vide uno stipetto e si avvicinò. All'interno c'era un saio nuovo che probabilmente sarebbe diventato il suo abito monacale. C'erano anche altri sai di un tessuto più ruvido e di un colore più scuro ed intuì che si trattava di quelli destinati al lavoro. Sopra al piccolo armadio delle stoviglie con le quali si sarebbe cibata nei periodi in cui non le sarebbe stato possibile raggiungere il refettorio per via degli impegni o della salute.

C'erano anche un inginocchiatoio e uno scrittoio posto accanto alla finestra. Ma a quel primo impatto non vi prestò molta attenzione. Fece qualche passo e la porta si richiuse alle sue spalle. Si ritrovò sola in quel luogo che ancora le era estraneo. E iniziò a disporre quelle poche cose che aveva conservato per cercare di ambientarsi.

Titolo: Re: L'interno della cella Mar Ago 06, 2013 11:08 pm

Sembrava aver perso la pace. Sembrava aver perso quel sorriso sereno che nonostante i suoi anni portava ancora molti degli abitanti della sua Como a chiamarla "bimba riccia".
Già, Madre Arianna era entrata in crisi, un'altra volta.

Seduta sulla sua branda, la testa stretta fra le mani, aveva deciso di prendersi un periodo di preghiera e penitenza. Era certa che in quel clima di raccoglimento l'Altissimo le avrebbe mandato un aiuto o un conforto.

Ferma nel suo intento, quel giorno non si era recata al refettorio per i pasti e ora se ne stava a fissare il piatto di terracotta ancora vuoto sopra l'armadio. La fame sembrava far risaltare ancora di più i pensieri e il caldo iniziava ad essere faticoso da sopportare.

Raccolta sul pagliericcio offrì quindi le sue sofferenze e le sue fatiche per la salvezza della sua anima e di quella dei suoi confratelli.

Citazione :: GDR OFF: GIORNO 1

Titolo: Re: L'interno della cella Gio Ago 08, 2013 12:45 pm

Erano passati altri due giorni e Madre Arianna si trovava ormai al terzo giorno di digiuno. Non era più uscita dalla sua cella perché aveva scelto di vivere quel periodo in solitudine. Sdraiata sul suo pagliericcio ripeteva con salmodiante umiltà le orazioni e invocava l'aiuto dell'Altissimo.

Era debole, ormai allo stremo delle forze e quasi aveva smarrito la lucidità. Fu proprio in uno stato di mezzo fra la coscienza e l'incoscienza che le parve di sentire una voce.

"Non lasciarti morire, la tua vita è dono di Dio".

Turbata strinse fra i pugni il lenzuolo di tela ruvida e grezza che la copriva. No, non doveva diventare un sudario. Raccolse quindi le ultime forze.

Devo mangiare qualcosa.

Si alzò e raggiunse lo stipetto. Al suo interno trovò del mais e un tozzo di pane lasciati qualche tempo prima e ne mangiò fino a sentirsi sazia. Mais, pane ed acqua, questo permise a se stessa. Poi ristorata tornò sul letto e restò in attesa di recuperare le forze.

Citazione :: ***GDR OFF: GIORNO 3

Titolo: Re: L'interno della cella Sab Ago 10, 2013 11:16 pm

Madre Fenice arrivò proprio in quel momento e bussò con fermezza, e subito dopo, senza aspettare risposta, aprì la porta della cella e avanzò di un passo.
Era preoccupata... e come succede, a volte, quando la preoccupazione è forte, nella sua voce quando parlò si udiva una nota severa, quasi aspra.

Sorella Arianna! esclamò avvicinandosi e chinandosi sulla giovane con trepidazione. State male? sì, state male... che succede? avete bisogno di cure? e perché non chiamare...

Osservò il pallore della fanciulla, le pose una mano sulla fronte e subito dopo strinse le mani fredde di Madre Arianna fra le proprie.

Sono qui per aiutarvi, ditemi come posso farlo, figliola, ditemi cosa c'è...

Titolo: Re: L'interno della cella Dom Ago 11, 2013 8:37 am

Padre Tacuma aveva sentito runori insoliti , per l'orario ,
provenire dalla cella di sorella Arianna.
Con passo lento , quasi felpato si avvicino' alla porta.
Il cuore' ebbe un piccolo sobbalzo.

Le vecchie mani bianche , sulle quali era possibile leggere il tracciato delle vene, iniziavano a tremare .
L'udito' si acuiva.

Poggio' la mano sulla maniglia incerto

Sono qui per aiutarvi, ditemi come posso farlo, figliola, ditemi cosa c'è...
La voce rassicurante di madre Fenice gli penetrava i sensi.
Busso' piano, quasi col timore che la porta venisse aperta.
Ma non poteva tornar indietro.

Il vecchio monaco aveva nel silenzio del monastero, e all'oscuro dei confratelli adottato la piccola Ary nel suo cuore ...
ed ora, aveva la necessita' fisica di sapere cosa stesse accadendo.

Aspettava Tacuma,
esile figura immobile
al di la' di una porta.

Titolo: Re: L'interno della cella Dom Ago 11, 2013 10:08 pm

Era rannicchiata sul suo giaciglio e aveva ormai perso la cognizione del tempo.
Qualcuno aprì la sua porta e per un attimo si chiese se la figura che le si muoveva davanti fosse una visione o un essere benevolo che l'Altissimo aveva mandato in suo soccorso.

Pallida e tremante, l'aspetto scheletrico, la fatica di restare lucida. In quello stato si trovava Madre Arianna quando riconobbe nella figura che le stava dinnanzi quella della sua madre spirituale.

Ah quanto avrebbe avuto da dirle, quanto avrebbe voluto raccontarle la sua angoscia.
Ma non aveva né la forza di parlare né parole efficaci per raccontarle quanto stava vivendo.
Ad un tratto le mani della donna strinsero le sue e lei ne sentì il calore.
Le strinse disperatamente come aggrappandosi alle fonti della vita stessa per non lasciarla andare.
La guardò dritta in volto e con un rantolo invocò aiuto.

Pregate... disse con fatica ma la frase le si strozzò nelle fauci ormai secche. Un respiro spasmodico e un istante necessario a raccogliere le forze per continuare.
Pregate per me.

Intanto un'altra figura sostava immobile dietro la porta. Nel momento dell'angoscia Madre Arianna aveva al suo fianco due delle persone più care che erano giunte fino a lì guidate dall'amore provvido del Creatore che sempre porta conforto a chi lo invoca nel bisogno.

Titolo: Re: L'interno della cella Dom Ago 11, 2013 10:53 pm

Cogliendo lo sguardo di Madre Arianna rivolto alla porta, Madre Fenice capì che mani timide avevano bussato. Lasciando solo per un momento le mani della giovane, aprì e scorgendo Padre Tacuma visibilmente turbato, gli sussurrò

Grazie a Dio siete arrivato, fratello Tacuma... aiutatemi, dobbiamo prenderci cura di lei. Acqua, un panno umido per la fronte e soprattutto cibo... del latte tiepido con miele disse pressante. Potete prenderli voi? Ho paura a lasciarla sola...

Tornò rapida vicino al giaciglio e accarezzando la fronte di Arianna le disse dolcemente

Pregheremo, cara, ma intanto ci prenderemo cura di voi. Ora non siete sola, ci siamo qui io e Padre Tacuma e baderemo a voi. Dovete sostentarvi... Avete dolori da qualche parte? e... esitò temendo la risposta da quanto tempo non prendete cibo, figliola carissima?

Titolo: Re: L'interno della cella Lun Ago 12, 2013 7:32 pm

Il chiostro. Il chiostro era sempre stato un luogo dove il silenzio regnava incontrastato, dove solo il rumore dei passi si sentiva ogni tanto. Si sentivano delle voci che alle volte sfociavano in picchi quasi simili ad urla, più di una voce si poteva sentire all'interno di una delle celle.
Lasciò sul muretto che divideva il giardino interno dal corridoio del chiostro le sue carte e a passo svelto percorse tutto il porticato.
Finalmente trovò la cella dalla quale provenivano quelle voci.
Capii cosa stava succedendo.
Madre Arianna non stava per nulla bene, sentiva come Madre Fenice e Padre Tacuma si stavano preoccupando per lei.
Bussò leggermente e fece per entrare. Poi con voce leggera disse:

Posso aiutare fratelli? Se servisse ho studiato medicina.

Titolo: Re: L'interno della cella Lun Ago 12, 2013 8:29 pm

Corro madre!!
e prima di uscire si volse a fratello Ello
medicina!?
Medicina. Giusto.
oh!! ecco...si...ecco

farfugliava
e allora ecco vedete un po' cosa potete fare!!!
E corse veloce verso le cucine

Titolo: Re: L'interno della cella Lun Ago 12, 2013 8:31 pm

Sentite le parole di Padre Tacuma, Padre Ello si avvicinò a madre Arianna dicendo:

Sorella, sorella cosa vi turba? Vi mancano le forze?

Titolo: Re: L'interno della cella Lun Ago 12, 2013 11:22 pm

Iniziava ad affollarsi la cella di Madre Arianna e per un attimo si rese conto che la sua ricerca di pace per un soffio non l'aveva condotta al Creatore. Tremava ora la religiosa di sofferenza e di vergogna.

Ho freddo e sono stanca. Non ho mangiato per giorni.

Fece una pausa. Anche parlare era faticoso in quello stato.
Strinse nuovamente le mani di Madre Fenice.

Oggi temendo di morire ho preso pane e mais.

Titolo: Re: L'interno della cella Mar Ago 13, 2013 12:07 am

Sia ringraziato l'Altissimo! disse Madre Fenice stringendo quelle mani fredde e accarezzando la fronte di Madre Arianna come avrebbe fatto con una figlia, poiché sentiva la giovane proprio come tale. Ora siamo qui e ci prenderemo cura di voi, prenderete un po' di latte col miele, qualcosa di leggero per non indisporre lo stomaco. Giusto, Padre Ello? Il vostro parere medico?

Intanto sbirciava la porta, ansiosa di veder tornare Padre Tacuma con il latte.

Titolo: Re: L'interno della cella Mar Ago 13, 2013 2:21 am

Padre Ello mise una mano sulla fronte alla monaca e disse:

Sorella vi prego sforzatevi, ho bisogno prima che rispondiate a qualche domanda. Fate fatica a mangiare? A bere?

Poi si rivolse a Madre Fenice: Si sorella il miele va bene, magari se ci fosse qualche pezzo di frutta le albicocche sarebbero perfette, tagliate molto finemente però. Mi rivolgerò poi al Padre Erborista per chiedermi di preparare alcune erbe con le quali farò un infuso

Titolo: Re: L'interno della cella Mar Ago 13, 2013 8:31 am

Era trafelato quando giunse presso mare Fenice

Con la mano destra reggeva una ciotola di latte tiepido e nella sinistra aveva un catino con acqua gelida.
Sotto il braccio le pezze

Ecco madre
esclamo' mentre le porgeva il latte.
Poi adagio' con delicatezza il catino sul tavolo di legno sotto la finestra.
Poi si volto' verso il confratello

Che pensate fratello?
Possiamo stare tranquilli?
chiedeva con ansia ed in cuor suo sperava solo in un "si"

Titolo: Re: L'interno della cella Mar Ago 13, 2013 7:27 pm

Lo so che è faticoso sorella, ma dovete resistere! - Disse Padre Ello ansioso

Continuò: Per non rischiare non aspetterò che risponda, meglio che vada subito a preparare l'infuso. Tornerò fra poco

Detto questo, senza voltarsi indietro, aprì la porta e chiudendola delicatamente dietro di sé si diresse verso il laboratorio.

Titolo: Re: L'interno della cella Mar Ago 13, 2013 11:14 pm

Non lasciava ancora le mani di Madre Fenice.

Non ho mali.

Si sentiva stanca, ma cercava di resistere al desiderio di dormire. Ora sapeva di essere al sicuro. L'amore dei suoi confratelli lentamente l'avrebbe riportata alla vita e si sentiva piena di gratitudine per quel provvido soccorso che le stavano donando. Malgrado fosse ancora prima di forze ringraziava l'Altissimo in cuor suo: Egli era il Signore della vita.

Titolo: Re: L'interno della cella Mar Ago 13, 2013 11:48 pm

Bene, questo è già una fortuna approvò Madre Fenice, continuando a stringere quelle mani fredde che si aggrappavano alle sue. Madre Arianna, con quella stretta, chiedeva e accettava l'aiuto dei confratelli, e il loro soccorso non sarebbe mancato. Sorrise a Padre Tacuma per rassicurarlo e mormorò

Andrà tutto bene, ora. Un po' di cibo, l'infuso, riposo e le nostre attenzioni...

Aiutò la giovane a sollevarsi leggermente sui cuscini, mentre con gli occhi chiedeva a Padre Tacuma di sistemarli meglio affinché le sostenessero la schiena.

Ecco, così, ora il latte.

I gesti materni risorgevano spontanei, mai dimenticati, dettati dalla premura e dalla cura. Fece bere il latte tiepido a Madre Arianna, accarezzandole e sostenendole leggermente il capo. In cuor suo, domande e ansie avrebbero aspettato altri momenti per essere palesate, ma non appena Arianna si fosse rimessa in forze, avrebbe cercato con lei un colloquio sulle motivazioni del suo digiuno, con rispettosa e amorevole fermezza. Intuiva, a volte, il turbamento mistico della giovane, ma aveva sempre avuto scrupolo a sollecitare un colloquio, fermandosi là dove soltanto l'Altissimo conosceva motivi e intenzioni.
Forse aveva mancato...

Titolo: Re: L'interno della cella Mer Ago 14, 2013 1:24 am

Padre Ello rientrò nella cella con in mano l'infuso appena preparato. Teneva la brocca con un panno per via del calore che emanava. Appena raggiunse il comodino vi appoggiò sopra la brocca e verso un po' dell'infuso in una tazza. Poi prima di darla a madre Arianna disse:

Sorella fate attenzione scotta, è un po' amaro ma vi servirà per darvi energie

Titolo: Re: L'interno della cella Mer Ago 14, 2013 7:27 pm

Mentre fratello Ello stava andando a far preparare l'infuso, aveva incontrato fratello Raik e gli aveva chiesto di raccogliere delle albicocche per madre Aryale che era molto malata.

Ovviamente si mise subito all'opera.

Dopo averle tagliate finemente e averle cosparse di miele che aveva trovato in cucina le si incamminò verso la cella della consorella.

Entrato vide che c'erano anche Padre Tacuma, Padre Ello e Madre Fenice ad accudirla.

Entrò e disse:
Fratelli, mi sono precipitato!

Sorella Aryale, come ti senti?

Eccoti, ti ho portato delle albicocche che ti aiuteranno a rimetterti in forza!

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Titolo: Re: L'interno della cella Gio Ago 15, 2013 11:51 am

Era seduta ora... comodamente adagiata sui cuscini.
Aveva intorno i confratelli e per un attimo pensò che davvero quella era la sua famiglia. La stavano accudendo come fratelli, padri e madri. Forse proprio in quel frangente così drammatico, proprio ad un soffio dalla morte, aveva nuovamente sentito l'amore scorrerle attorno. Aveva toccato il fondo, ma era ora di risalire.

Le mani di Madre Fenice le sostenevano il capo e lei si girò quasi ad accarezzarle col suo viso. Non riusciva a fare altro, doveva serbare le forze, ma era certa che la donna avrebbe colto il gesto e il suo senso. Prese la ciotola con l'infuso e ne bevve lentamente.

Poi guardò Fratello Raik e sorrise.

Grazie.

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