L'arrivo di Eduardo94 alla porta del monastero

Visitatore Numero di messaggi : 3 Data d'iscrizione : 28.07.10

Era pomeriggio quando la carrozza di Eduardo94 giunse dinnanzi il maestoso portone del Monastero. Eduardo94 non credeva ai suoi occhi, rimase fermo a guardare, per vari minuti, la bellezza di quel luogo e respirava aria di santità in quel posto, tornò in se e il pensiero andò al suo amato padre spirituale, Padre Eckart che gli aveva consigliato quel luogo. Bussò alla porta in attesa che qualcuno gli aprisse.

Spirito Inquieto Numero di messaggi : 175 Data d'iscrizione : 08.01.10

Fu annunciato a Padre Eckart che un giovane Padovano aveva bussato alla porta e chiesto i lui...

Con gioia esclamò: Edoardooooooooooooooooo

Il tempo di una veloce corsa e il Padre si fece trovare all'uscio del Monastero...

Che gioia vedere quel ragazzo pieno di sogni e fuoco per la fede... in cuor suo nutriva tante speranze per quella che sembrava essere una vera vocazione.

Si rivolse sorridente al giovane e disse:

Figlio caro... è davvero il cielo che ti manda, se il cuore non mi inganna! Entra... entra pure... non startene sul portone... se lo vorrai questa potrà essere la tua casa... di sicuro i frati saranno felici di accoglierti, e di seguirti nelle tue domande e nei tuoi propositi. Appena Padre Heldor arriverà, penso ti assegnerà una cella... così potrai riposarti e pregare.

Benvenuto a San Domenico!

Padre Generale Numero di messaggi : 585 Data d'iscrizione : 14.04.09 Età : 45

Il Padre Generale si mosse verso la porta, allertato dal confratello che aveva aperto la porta a Eduardo94.. Avanzò verso lui e Padre Eckart, come sempre con una piglia di carte sotto al braccio... Lo sguardo era piuttosto torvo ed i capelli cominciavano ad ingrigirsi sui lati del capo, così come la barba, castana scura, era attraversata da due lunghe linee di pelo bianco che partivano dai lati della bocca e si aprivano come in una sorta di V rovesciata...

Come giunse in prossimità dei due, li salutò aristotelicamente: Che l'Altissimo sia con voi e che le parole dei suoi profeti possano sempre guidarvi... - quindi lanciò uno sguardo ad Eckart, sorridendo per la prima volta in quell'incontro e riportando lo sguardo verso Eduardo - Quindi questo è il giovane di cui tanto mi avete parlato, fratello Eckart? Bene, bene... Che sia il benvenuto tra queste mura, ove possa trovare quel che sta cercando... - porse la mano al giovane e lo abbracciò secondo il saluto rituale, quindi, quando si slacciò da quell'abbraccio, gli porse una chiave - Questa è la chiave della tua cella... Vai a riposarti, a rinfrescarti e poi parleremo... - sorrise ancora paterno al giovane.

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