Arrivo al monastero di Padre Laban

Visitatore Numero di messaggi : 4 Data d'iscrizione : 06.01.11

Era appena entrato nella Comunità, ma voleva parteciparvi con tutto l'impegno possibile.

Padre Laban arrivò al Monastero in carrozza.

"Sono Padre Laban, chiedo il permesso di entrare e trovare i miei Fratelli."

Titolo: Re: Arrivo al monastero di Padre Laban Gio Gen 06, 2011 7:47 pm

Padre Tebaldo si era ristabilito da una leggera malattia, che però lo aveva costretto a letto per molto tempo... Stava facendo due passi vicino alla porta del monastero, all'interno del chiostro, quando sentì bussare.... Si guardò attorno e vide che nessuno dei confratelli si era mosso per aprire, forse perché tutti molo impegnati a fare qualcosa, quindi alzò le spalle sorridendo e visto che era con le mani in mano, si avvicinò al portone ed aprì, sempre sorridente perché aveva sentito la presentazione del nuovo venuto.

Come la porta fu aperta rispose a Dircolab: "Nipote, prima ti fai prete ed ora vuoi diventare domenicano?" il sorriso era fisso sul volto del vecchio sacerdote "Benvenuto, in ogni caso, in questo umile luogo di pace." fece ala per far spazio e far entrare il nuovo confratello "Ora dimmi, quali sono le tue intenzioni?" il sorriso era diventato amaro, come colui che non si aspetta altro dalla vita che delusioni, viste quante ne ha passate fino a quel momento... Ma una flebile speranza era viva, in quel momento, neglio occhi del vecchio Padre Generale...

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Vide il volto familiare e non riuscì a trattenere un abbraccio.

"Patriarca, vorrei unirmi attivamente all'Ordine e aiutarlo ove possibile, compatibilmente con le mie conoscenze ed esperienze."

Titolo: Re: Arrivo al monastero di Padre Laban Dom Gen 09, 2011 2:57 pm

Il vecchio sacerdote non riuscì a trattenere le lacrime di gioia nel sentire quelle parole e nel provare quell'abbraccio, quindi si asciugò gli occhi con la manica e prese sottobraccio il nipote, accompagnandolo dentro:

Innanzitutto, confratello, qui non esistono i titoli che abbiamo nel mondo esterno... O meglio, esistono, ma non vengono considerati per il modo di appellarsi l'un l'altro.

Se incontri un sacerdote e sai che egli è sacerdote, chiamalo Padre o Madre o visto che anche tu sei sacerdote, confratello o consorella, così come farai con tutti gli altri, novizi, oblati regolari e laici, va bene?

Prese fiato per un istante, quindi proseguì:

Mi dicono che però non è bene che io e gli altri del Capitolo Superiore ci si faccia chiamare semplicemente confratello, anche se la cosa personalmente non mi infastidisce, quindi sarebbe opportuno che tu ti appellassi a me, al Gran Priore ed ai Dignitari con il titolo di Illustrissimo Padre... Anche se con me puoi fare un'eccezione... - sorride a Dircolab facendogli l'occhiolino. Infine aggiunse:

Ora ti accompagnerò alla tua cella, ma poi presentati subito nell'ufficio del Dignitario alla Vocazioni, Padre Giarru, così che avvii la tua pratica di appartenenza a questa grande famiglia che è l'Ordine di San Domenico... Detto ciò gli consegnò la chiave della sua cella.

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