Monsignore Alessandro III troppo tempo era che non tornava nel suo Monastero. Agghingato di sfarzi vari se ne spoglio' subito in sagrestia dove lo attendevano per la celebrazione della Santa Messa i Dignitari.
Il suo volto era stanco e visibilmente invecchiato, gli acciacchi della vita incominciavano a farsi sentire.
Con passo lento giunse al Pulpito ed inizio' la sua predica....
"Cari figlioli, dopo tanto rieccomi!
Non intendo quest'oggi fare letture ma parlare a voi tutti a cuore aperto, come faceva nostro Signore alle folle, non aveva nè letture varie e ne' sermoni preparati ma era spinto a suscitare emozioni tramite l'Amore dell'Altissimo.
Carissimi Padri e Sorelle , in questo lungo periodo mio di assenza ho visto di tutto: giochi di potere,ripicche,vendette,violenza,rancore e odio! Non puo' esserci niente di peggio di tutto questo!
Tutto cio' fra le nostre umili mura non dovrà mai esserci , è la nostra regola.
Quindi nella mia umiltà tento di scuotere i vostri animi affinchè possiate ammonire chi commette cio' che ho prima elencato. Combattere contro codeste malvagità che distruggono i nostri paesi e la nostra società!
Lottate con il Verbo e fatevi testimoni della chiamata dell'Altissimo affinchè questa possa abbattere ogni frontiera, anche la piu' difficile, con lo scopo di portare sollievo e Amore in questa bella terra!
Siate forti d'animo e predicate sempre come il nostro San Domenico!
Cosi' che un giorno un sorriso possa solcare il viso di ognuno e portare gioia e felicità.
Noi siamo i Testimoni di Nostro Signore,non deludiamolo.
Solo tu sei il mio Pastore niente mai mi mancherà, o Signore.
AMEN".