Quella domenica padre Tacuma entro' nella cappella di san domenico con nel cuore ancora le parole dell'omelia tenuta da padre heldor in occasione della messa di Natale.
Le parole del confratello lo avevano cosi' tanto colpito che aveva deciso di tornare sulla richiesta che egli aveva fatto ai suoi frati.
E guardo' i volti dei presenti e poi inizio' a parlare
fratelli oggi non leggero' un brano dei sacri testi... Vorrei solo brevemente ribadire le parole di padre Heldor laddove egli ci sponava a donare....
Fratelli l'unica cosa che posso chiedere e' di guardare le nostre anime e domandarci se siamo sempre stati onesti e corretti verso noi stessi e il nostro prossimo...Se cosi' a volte non e' accaduto, preghiamo l'altissimo, poiche' egli con l'immenso amore che ha per noi perdonera' ogni nostro errore.
Possano i nostri profeti Aristotele e Christos guidarci nella difficile strada della vita, conducendoci verso il Signore.
Possano benedire le nostre amate citta' nel divenire e crescere come citta' oneste e stimate.
Possano benedire le nostre case e le nostre botteghe con quello stesso amore con il quale il Signore dono' all'unomo il lavoro e la capacita' di organizzarlo.
Possano essi benedire le nostre famiglie, i nostri cari e i nostri amici, ed insegnarci a donare al nostro prossimo tutto cio' che possiamo.
Amen.
Scese dal pulpito sereno e si avvicino' ai confratelli.