Monastero Aristotelico di San Domenico

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 Santa Messa del 14 febbraio 1458

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Kemnos
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Kemnos


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MessaggioTitolo: Santa Messa del 14 febbraio 1458   Santa Messa del 14 febbraio 1458 EmptyDom Feb 14, 2010 5:45 am

Padre Ennio era già pronto quando sentì la campana della Cappella suonare per chiamare i monaci alla funzione domenicale.
Gli piacevano i semplici paramenti sacri che doveva indossare in Monastero quando celebrava: li sognava ogni domenica, quando nella Cattedrale di Milano sudava sotto le pesanti vesti ricamate da Arcivescovo.
Finalmente i monaci erano arrivati, Padre Ennio comparve davanti all’altare, fece il segno della fede in direzione dei Confratelli, quindi salì sul pulpito per l’omelia. Aprì il Libro delle Virtù e lesse un lungo passo:

Estratto dal Capitolo XIII della Vita di Christos ha scritto:
Christos si rivolse poi a noi, suoi apostoli, che aveva nominato suoi vescovi. Ci disse:

"E voi, amici miei, dal momento che dovrete consacrarvi completamente a Dio, come faccio io, amare nella maniera in cui si condivide amore fra esseri umani sarà per sempre proibito. Voi dovete amare l'umanità, e non un essere umano in particolare. Dunque il matrimonio non sarà per voi, e nemmeno l'atto carnale."

E dal momento che alcuni apostoli erano delusi da questa regola, cominciarono ad arricciare il naso e a borbottare fra loro parole spiacevoli. Christos li guardò, e disse loro:

"Queste restrizioni saranno il prezzo del vostro impegno. Imparate ad amarle, perchè vi permetteranno di portare avanti la vostra santa missione."

Ma Dagiu, la cui carne era molto debole, guardò Natchiachia con sguardo lussurioso. Inoltre, era di indole gelosa e non aveva apprezzato nè l'amicizia che Christos aveva dimostrato nei confronti del centurione, nè la particolare benevolenza che mi aveva dimostrato vista la mia giovane età. Questo fu il perchè si alzò, irato, ed esclamò:

"E perchè mai dovrei rispettare ciò? Perchè mai dovrei obbedire a un impegno che non mi riguarda? Tu ci hai dato la carica di vescovi, ma ti sei tenuto gelosamente il ruolo di guida della Chiesa."

Allora Christos gli rispose con calma:
"In verità io ti dico questo: io detengo il comando perchè sono il più capace per guidarvi. Lungo il cammino che abbiamo percorso sono stato come un padre, un papà che si prende cura di voi. Ma questo si paga con la stanchezza e la fatica. Il mio ruolo è difficile e logorante... mi stanco perchè porto sulle mie spalle il peso della sofferenza di tutti gli uomini.
Ma tu Dagiu, vedo la rabbia corrompere il tuo volto, sappi che l'incarico che vi ho affidato è altrettanto nobile, e sarà anche difficile. Inoltre, per assistervi nei vostri compiti, potrete nominare altre guide, altri pastori che avranno la responsabilità su ogni città. E voi sarete quelli che decideranno i miei successori."

Ma Dagiu era furioso, doveva essere stato corrotto dalla creatura senza nome perchè non poteva ottenere nessun vantaggio personale, e ci lasciò all'istante. Christos lo guardò senza dire nulla. Il suo sguardo cadde allora sul centurione, che era con noi, con la spada al fianco, che tintinnava metallica. Christos si rivolse a lui e specificò:

"E tu Gracius, se anche tu vuoi diventare uno di questi pastori che guiderà i greggi, dovrai mettere da parte la tua spada, perchè le armi sono fonte di violenza mentre invece tu avrai la missione di insegnare l'amicizia e l'amore divino."

E allora ripetè a noi tutti:
"Dunque, miei apostoli, miei chierici, spetta a voi seguire la via che vi ho indicato, a voi battezzare quelli che vogliono entrare nella comunità dei fedeli di Dio, a voi ordinare preti quelli che vogliono consacrarsi interamente all'amore Dio, a voi ascoltare le confessioni di chi vuole essere mondato dai propri peccati, a voi punire coloro che non saranno meritevoli dell'amore di Dio e predicare almeno ogni domenica, affinchè la volontà dell'Altissimo si compia."

Dopo questo episodio, Christos ci parlò molto della sua Chiesa, del modo in cui la voleva, con un vertice e delle ramificazioni, come un corpo vivo. E tutto ciò si posava su solidi basi; il popolo dei credenti.

Si rivolse ai Monaci:

Fratelli, quest’estratto dal XIII capitolo della Vita di Christos rappresenta la base della vita di noi che abbiamo donato la nostra vita al servizio dei figli di Dio.
Poco prima il Profeta aveva parlato del matrimonio e dell’amore tra un uomo ed una donna. Come lo sposo alla sposa, anche noi siamo legati all’Altissimo ed alle Sue Creature da un giuramento basato sull’amore.
Non possiamo noi amare una sola Creatura, noi le dobbiamo amare tutte: di tutte loro dobbiamo volere il bene, dobbiamo volere per ognuna di loro la Salvezza.
Perciò ci è vietato indossare armi, poiché esse non diffondono amore ed amicizia, ma morte.
Compiamo quindi la nostra missione avendo ben chiaro il nostro obiettivo: insegnare l’amore e l’amicizia, e la salvezza di ogni uomo.

Si rivolse poi agli oblati ed agli altri fedeli:

E voi, fratelli, che invece non avete pronunciato i voti, è vero, potete prendere moglie o marito, potete indossare armi, ma anche voi avete delle responsabilità verso i vostri fratelli e verso Dio.
Voi dovete essere un esempio di come il buon fedele deve vivere la sua vita quotidiana: con la vostra vita, con il vostro lavoro, la vostra preghiere, con l’amore che provate verso il vostro sposo o la vostra sposa, con l’esempio che date ai vostri concittadini e ai vostri figli, voi glorificate l’Onnipotente.


Detto ciò tornò all’altare per la benedizione finale, dopodichè si ritirò nella Sacrestia per tornare ad indossare il saio.
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Eckart
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MessaggioTitolo: Re: Santa Messa del 14 febbraio 1458   Santa Messa del 14 febbraio 1458 EmptyDom Feb 14, 2010 4:02 pm

In quella particolare Domenica... che si ricordava la festa dello Santo Valentino, Santo della Chiesa Aristotelica... Il cuore di Eckart era tutta una gioia e uno scoppio di amore per la sua ritrovata Sofia... E questo era un periodo in cui gli veniva piuttosto semplice considerare la natura dell'amore, che non è di altra sostanza nell'uomo e in Dio.

Mentre ascoltava le parole di Padre Kemnos si sentiva leggero e spensierato, quasi aereo, come pasciuto da un'aura di luce!

Finchè sentì questo...

Kemnos ha scritto:


E voi, fratelli, che invece non avete pronunciato i voti, è vero, potete prendere moglie o marito, potete indossare armi, ma anche voi avete delle responsabilità verso i vostri fratelli e verso Dio.
Voi dovete essere un esempio di come il buon fedele deve vivere la sua vita quotidiana: con la vostra vita, con il vostro lavoro, la vostra preghiere, con l’amore che provate verso il vostro sposo o la vostra sposa, con l’esempio che date ai vostri concittadini e ai vostri figli, voi glorificate l’Onnipotente.



E in quell'istante... ritornò a Terra.
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tacuma
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MessaggioTitolo: Re: Santa Messa del 14 febbraio 1458   Santa Messa del 14 febbraio 1458 EmptyLun Feb 15, 2010 6:33 pm

Amen

Dio ci ama e questo amore che da lui prendiamo dobbiamo renderlo e non solo a lui, ma a tutti coloro che incrociamo giornalmente nel nostro cammino, a tutti coloro che guardiamonegli occhi in ogni nostro istante.
Questo amore ci dara' la forza di superare i momenti tragici e difficili, di aiutare coloro che credono in noi e di servire al meglio i l nostro Signore.
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Marcello_borja
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Marcello_borja


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MessaggioTitolo: Re: Santa Messa del 14 febbraio 1458   Santa Messa del 14 febbraio 1458 EmptyLun Feb 15, 2010 7:31 pm

Amen

A quelle Sante Parole così andavo riflettendo:

*Amare ogni creatura creata, amare ogni elemento creato, amare persino chi ci fa male, amare il proprio nemico contagiando il lui l'amore, e tutto per quello stesso amore che dona la vita e crea l'amore stesso. Iddio Onnipotente, aiutami a comprendere la grandezza di questo amore che ci hai dato di trasmettere nel tuo stesso Santo Nome. Diffondere il messaggio di Dio con amore è la missione d'ogni aristotelico, e soprattutto di ogni ecclesiastico dunque, che esempio esser ne deve... spero d'essere capace d'amare sempre ed incondizionatamente ... che Dio ce ne sia la forza ... *
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andosan
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MessaggioTitolo: Re: Santa Messa del 14 febbraio 1458   Santa Messa del 14 febbraio 1458 EmptyLun Feb 15, 2010 11:20 pm

Padre Andosa ascoltava quelle parole e ripensava all'esempio di San Valentino, martire per difendere l'amore e il matrimonio come sublimazione di esso.
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MessaggioTitolo: Re: Santa Messa del 14 febbraio 1458   Santa Messa del 14 febbraio 1458 Empty

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