Il ritorno di messer Marto

Erano passati ormai mesi dall'ultima volta che lo avevano visto in monastero, si sarebbero ricordati di lui?L'ultima volta che era stato qui si era presentato con il nome di Martome ma ora lo aveva cambiato in Marto...

Aveva soggiornato poco in quel monastero ma ancora ricordava la gentilezza e l'ospitalità che aveva ricevuto: dopo poche ore gli era già stata assegnata una cella. Oh quanto gli mancava quella piccola fredda cella che purtroppo aveva dovuto abbandonare dopo così poco per motivi di salute...

Ma ora era pronto per tornare, si sentiva pronto a iniziare gli studi necessari a comprendere al meglio le vie del signore e sapeva che questo era l'unico luogo in cui avrebbe trovato pace e sostegno per la sua ricerca.

Intimorito si mise davanti al portone, alzò la mano e fece per bussare... Ma si fermò con la mano a mezz'aria.
Lo avrebbero riaccolto? Gli avrebbero perdonato l'assenza? Lo avrebbero davvero aiutato? Gli avrebbero ridato la stessa cella di cui si era innamorato?

Non restava che scoprirlo.

Prese coraggio e bussò: tre colpi secchi risuonarono in tutto il monastero amplificati dalle pareti.

Sono tornato! Sono io, Marto! Cerco accoglienza, saggezza e soprattutto una guida spirituale

Alla sua vista un sorriso si stampò sulla faccia di Marto.
La sua gioia era infinita. Ringraziò tra se e se il Signore per aver mandato qualcuno ad accoglierlo e poi si riscosse:

Salve Messere! Sono Marto, forse in passato mi avete sentito nominare come Martome.
Vorrei ricominciare gli studi per intraprendere la via della chiesa dopo averli abbandonati in passato... Vi prego, ridatemene l'opportunità.
è forse ancora libera la mia vecchia cella?

Marto lo guardò negli occhi.
In effetti non poteva aspettarsi di riottenere la sua vecchia cella...
Capisco...
Vi sono comunque grato per l'opportunità che mi date.
Vi prego, fatemi strada e.... sapreste per caso indicarmi con chi parlare per poter studiare in qualche corso che mi abiliti al sacerdozio?