Quella mattina all'alba, un messo giunse dopo ore di galoppo davanti al portone del Monastero di San Domenico con una missiva da consegnare a Padre Giarru da parte di Dama Maghella.
Bussò al portone, aprì un giovine e il messo chiese subito del Padre.
"Signore, Padre Giarru a quest'ora è raccolto in preghiera ... non posso disturbarlo .... ma posso fare qualcosa per voi? Sarete assetato e affamato, venite entrate"
Il messo rispose "Vi ringrazio ragazzo, accetto volentieri il vostro invito, nel frattempo fatemi la cortesia di consegnare questa missiva da parte di Dama Maghella D'Altavilla, a Padre Giarru. Attenderò la sua risposta"
"Carissimi tutti,
Padre Giarru, Padre Heldor, Padre Segalello e Padre Tacuma,
come state? Mi mancate tantissimo, io sono qua sperduta al fronte e non so quando potrò tornare in quel paradiso di preghiera che ho avuto il piacere di frequentare per poco tempo ma che mi ha donato una forza interiore utile per affrontare tutto questo.
Vi scrivo queste due righe per dirvi che vi porto nel cuore e nelle mie preghiere giornaliere, nei momenti di sconforto sento la vs presenza e sapere che mi siete vicini col pensiero mi fa sentire meglio.
Pregate per tutti noi... pregate per la fine di tutto questo.
Vi abbraccio e che Aristotele vi benedica sempre.
Maghella Lucrezia D'Altavilla"