Ma no, carissimo, nessun disturbo... Venite.
Lo guidò ad entrare, con semplicità, ed accostando una sedia a quella sulla quale gli fece cenno di sedersi, aggiunse
Vedete, in un certo senso questa è la mia casa... il luogo in cui mi sento più a mio agio, in cui lavoro e rifletto con calma e serenità, perfino nei momenti più difficili. Mi fa piacere vedervi... gradite una tisana, un dolcetto e sorrise qualcosa per ristorarvi, insomma?
Poi mi direte quello che desiderate dirmi, io vi ascolto.