Al sentire quelle parole così distinte, Munda chiamò Caleroide che stava passeggiando con lei nei pressi del Monastero di San Domenico.
I due si avvicinarono allo spioncino e si presentarono:
"Buongiorno Monsignore,
Sono dama Munda, Aurora Sofia Anguissola Della Scala, da Firenze.
Vengo in pace e il Vostro monastero mi ha colpito e mi ha portato a chiederVi il permesso di entrare.
Io e il mio fidanzato desideriamo seguire un corso pre-matrimoniale, è un po' che ne parliamo.
Questo luogo sembra perfetto!"
Attese la risposta al di là dello spioncino mentre Caleroide si presentava al cospetto del Monsignore.