Dormitorio di Cassandra Guicciardo

Titolo: Dormitorio di Cassandra Guicciardo Gio Apr 07, 2011 3:35 pm

Ecco a voi madama, questa cella è quanto di meglio per chi vuole coniugare un periodo di studi e meditazioni con la preghiera. Se qualcuno dovesse infastidirvi, rivolgetevi subito a me, provvederò a fargli dare ua buona dose di randellate da Padre Heldor.

Disse sorridendo il frate. Poi aggiunse:

Se avete domande, o qualsiasi tipo di richiesta, non esitate, sono al vostro servizio.

Volto Noto Numero di messaggi : 63 Data d'iscrizione : 07.04.11

Seguiva il monaco che la stava conducendo alla cella assegnatale.
Il suo intento di non continuare a volgere lo sguardo in ogni dove, fallì miseramente.
Il corridoio percorso sfociava nel chiostro, le volte a crociera si alternavano e dalle arcate faceva capolino la luce del sole, illuminando i loro passi.
Nella zona a cielo aperto il giardino era ben curato, osservava incuriosita le potature eseguite da poco.

Parecchi corridoi prendevano vita proprio da lì.

"Chissà quale conduce alla biblioteca?" pensò.

Non fece in tempo a pensare alla biblioteca che subito si chiese dove potesse essere l'orto botanico e se ci fossero dei miniaturisti fra i frati.

"Ci sarà sicuramente! Ci saranno sicuramente!"

Girarono in un corridoio, piccole porte incastonate nella pietra, il suo accompagnatore ne aprì una e sorridendole le mostrò la cella.

Nonostante l'apparenza spartana, i pochi mobili, erano curati e si vedeva che non avevano sofferto del rigore invernale.
Le striature del legno, colpite dalla luce che proveniva dalla piccola finestra, creavano dei chiari scuri rendendo difficile identificare l'esatta tonalità del noce.

Una preghiera, un piccolo scrittoio con relativa seduta e un giaciglio.
Unica comodità, in un angolo, un treppiede con bacile e brocca.

La voce di frate Ariberto, così si era presentato, la riscosse.

"Se avete domande, o qualsiasi tipo di richiesta, non esitate, sono al vostro servizio."

Cassandra ricambiò il sorriso.

“Perdonatemi, probabilmente non è permesso aggirarsi da soli per il Monastero, mi piacerebbe poter visitare la vostra Biblioteca. Credete sia possibile?"

Titolo: Re: Dormitorio di Cassandra Guicciardo Gio Apr 07, 2011 11:32 pm

Il frate aveva notato la grande curiosità della dama, e non poteva che gioire di un simile interesse per il monastero. Quando gli chiese della biblioteca, fu quindi ben felice di indirizzarla per i corridoi:

Dama Cassandra, ora siete nostra Ospite e in quanto tale avete accesso a tutte le aule del nostro convento, poichè è regola del nostro Ordine l'accoglienza e la condivisione. Non abbiate esitazione, andate pure da sola a consultare i testi raccolti dal nostro buon Padre Berardo!

Volto Noto Numero di messaggi : 63 Data d'iscrizione : 07.04.11

Aveva trovato la biblioteca grazie alle indicazioni del buon Padre Ariberto.
Era rimasta parecchio tempo con il naso all'insù, davanti ai lignei scaffali, indecisa su quale libro consultare per primo.
Alla fine, anziché utilizzare il solito metodo disordinato basato sulla scelta casuale, prese il primo libro delle virtù e, sedutasi a un banco di lettura, vi s'immerse.

La clessidra era ormai ferma da tempo e il sole aveva lasciato posto all’astro notturno, ancora seduta alla fievole luce di una bugia, sfogliava le pagine.

Ormai era notte fonda e il monastero, già normalmente silenzioso, era ora sprofondato nell'assenza totale di rumore.

Fu la stanchezza agli occhi che la ricondusse alla sua cella, percorse il corridoio in punta di piedi, giuntavi si stese sul giaciglio in attesa che il sonno la cogliesse.

Ripensò a quanto letto sinora, le catastrofi che si erano abbattute sugli uomini, il sole e la luna dimore delle anime, parole come amicizia e umiltà.

Infine la sua mente smise di pensare razionalmente e piombò nel mondo onirico.

Volto Noto Numero di messaggi : 63 Data d'iscrizione : 07.04.11

Non aveva riposato molto bene la notte.
Alcune immagini erano ancora presenti, il sogno se ne era andato, ma aveva lasciato alcuni ricordi di sé.

Le bastò guardare fuori dalla piccola finestrella e visto il sole, il suo stato d'animo si rasserenò.
Guardò nella piccola sacca che aveva portato con sé e scelse un abito più semplice e comodo.

Si avvio tranquillamente alla biblioteca, una volta giunta chiese al monaco archivista se fosse possibile leggere in altro luogo.

Non fu certa della risposta, ma volle interpretarla come un sì, prese il secondo libro delle Virtù dallo scaffale e si mise in cerca di Padre Ariberto.

"Chissà dove posso trovarlo?" pensò.

In fondo voleva solo andare a leggere all'ombra di un albero, sarebbe andata all'ingresso, tanto per raggiungere il bosco da lì doveva passare.

Giuntavi un frate le voltava le spalle, dalla sagoma le parve il buon padre.

"Padre Ariberto, siete voi?"

Titolo: Re: Dormitorio di Cassandra Guicciardo Mar Apr 12, 2011 7:59 pm

"Padre Ariberto, siete voi?"

Il frate si sentì chiamare; si voltò e vide la dama che aveva accolto qualche giorno prima. Veniva verso di lui con un pesante tomo, ragion per cui le si avvicinò e le disse:

Buongiorno cara figliola! Ma lasciate che vi aiuti a portare questo dolce peso del sapere. Come state oggi?

Volto Noto Numero di messaggi : 63 Data d'iscrizione : 07.04.11

"Buongiorno cara figliola! Ma lasciate che vi aiuti a portare questo dolce peso del sapere. Come state oggi?"

"Bene padre e Voi?

Grazie è alquanto pesante, ma non lo sono gli argomenti e già questo è motivo valido per portarlo.

Vorrei andare a leggere fuori dal Monastero se fosse possibile, starei molto attenta non sciuperei il libro, inoltre gli eviterei ogni fonte di luce diretta.
Il leggere immersa nella quiete del bosco mi aiuta a afferrare meglio i contenuti.

Pensate sia fattibile Padre?"

Cassandra lo guardò e attese la risposta.

Titolo: Re: Dormitorio di Cassandra Guicciardo Mer Apr 13, 2011 7:51 pm

Cassandra, vi ponete troppi problemi.

Sorrise il frate, che un poco rivedeva nella nuova arrivata i primi passi fatti nell'Ordine

Dacchè siete nostra Ospite, credetemi, avete accesso a tutti i luoghi che non sono chiusi a chiave.

Poi affidò temporaneamente le chiavi del portone a un giovane confratello e aggiunse:

Ma venite, vi accompagnerò nella vostra passeggiata, se lo permettete.

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