Santa messa e ordinazione di Aryale - 24 febbraio A.D. 1461

Gran Priore Numero di messaggi : 5453 Data d'iscrizione : 26.12.10

Madre Fenice entrò nella Cappella e inginocchiandosi a pregare in solitaria gioia ringraziò l'Altissimo, perché il giorno dell'ordinazione sacerdotale di Sorella Arianna stava finalmente per iniziare.

Ricordi personali, speranze, progetti, desiderio di servire, fierezza, affetto e timore le riempivano l'animo di aspettativa e di emozioni. Sapeva che si sarebbe commossa... Arianna era come una figlia, una figlia spirituale per la quale nutriva molte alte speranze e un autentico affetto.

Rimase a lungo inginocchiata, ascoltando l'accogliente silenzio della Cappella e lasciando che a poco a poco l'emozione si distendesse.
C'era ancora tempo... familiari e ospiti di Arianna erano attesi al Monastero, e si attendeva anche l'arrivo del Vescovo Sua Eccellenza Maxalex, che con lei e con Padre Tacuma avrebbe concelebrato.
Ma prima, al riparo da sguardi indiscreti, Arianna avrebbe potuto preparare personalmente la Cappella.

Alzandosi, Madre Fenice si segnò e con un sorriso uscì richiudendo senza far rumore la porta della Cappella. Era sicura che Arianna avrebbe preparato qualcosa di speciale, e sarebbe stata una preghiera di ringraziamento anche quella.

Non riusciva a prendere sonno e aveva quindi deciso di scendere nella chiesetta del convento. Aveva percorso lentamente tutti i corridoi accarezzando di tanto in tanto le pareti in pietra. Quella sera tutto sembrava diverso e lei stessa era abitata dalla consapevolezza che la sua esistenza non sarebbe più stata uguale.

Entrò in Cappella e si segnò. Fu in quel momento che si accorse della sensazione di pace che avvertiva nel profondo del suo cuore: si sentiva a casa. Non aveva alcun dubbio, era esattamente nel posto giusto. Chiuse gli occhi e si inginocchiò per rendere grazie all'Altissimo. Restò così a lungo, fino a quando decise di compiere un ulteriore gesto.

Si alzò in piedi e raggiunse la navata centrale. Camminò lungo di essa fino a trovarsi a pochi passi dall'altare. Si prostrò quindi a terra e si concentrò sul suo respiro. Se l'avessero vista i suoi amici, i suoi famigliari, non avrebbero di certo capito: in casa aveva tutti gli agi che poteva desiderare e ora stava lì, sul pavimento freddo, coperta solo del saio di lino.

Era felice e se qualcuno fosse stato presente, glielo avrebbe letto in viso. Il suo distaccamento dalle cose materiali non era disprezzo ma l'espressione di una libertà interiore derivane dalla certezza che avrebbe trovato nella misericordia di Dio tutto quello che le era necessario per vivere.

Trascorse così la notte: preghiera, pace interiore e gratitudine furono sue compagne durante l'attesa.

Il sole filtrava dalle finestre della chiesa e il suono della campana segnava l'arrivo del nuovo giorno: era dunque giunto il momento.

Si trovava in una condizione singolare: essendo cappellano, era suo compito predisporre l'ambiente ad accogliere i riti e le celebrazioni. Stavolta si trovava a dover addobbare la Cappella per la sua stessa ordinazione. Non le fu di peso, si sentiva anzi come una sposa che si prepara per il suo amato.
Scelse per l'occasione qualcosa di semplice perché in cuor suo sapeva che non dovevano essere gli addobbi a primeggiare quel giorno, bensì le promesse con cui si donava a Dio, le preghiere, i canti e l'amore delle persone che aveva accanto.

Santa messa e ordinazione di Aryale - 24 febbraio A.D. 1461 RtOF5m4

Posò un sacco di tela a terra. Vi mise sopra un'anfora ed iniziò ad aggiungere altri elementi.
Decise di metterci fiori bianchi, simbolo della sua purezza virginale offerta a Dio. Aggiunse poi fiori colorati per la sua freschezza giovanile; Tela bianca e tela nera a simboleggiare il bene e il male che racchiudeva dentro di sé. Depose quindi un cartiglio con delle scritte a simboleggiare l'intelletto, la sua parte spirituale e sopra di esso una ciotola con della cenere segno del suo corpo fisico.

Il tutto davanti all'altare: era lei che si offriva al suo Signore. Pensò che pochi ne avrebbero colto il significato, ma anche solo il suo intento sarebbe bastato a lodare Dio e questo era il suo desiderio più grande. Soddisfatta tornò infine nella sua cella. Il saio che indossava si era sporco e logoro e lei doveva essere bella e radiosa poiché i suoi voti li avrebbe vissuti nella gioia.

Padre Ello entrò in Cappella per quell'avvenimento importante. Era il primo, solo Arianna era già presente. Gli pareva strano che colei che doveva essere ordinata lavorasse così duramente per l'allestimento.

Mentre Ella lavorava, Padre Ello gli si avvicinò e le disse:

Arianna ricordati di passare nel mio ufficio finita la cerimonia

Poi si sedette contemplando gli ornamenti della cappella

Il far del giorno.
La campana del monastero chiamava i fratelli alla preghiera.
Padre Tacuma aveva dormito poche ore quella notta ma era vispo e sveglio come non mai.
Si preparo' velocemente, prese con se la pergamena e si avvio' verso la cappella.
Lo stupore lo colse .
Si fermo' immobile sull'uscio.
La cappella era bellissima, addobbata per l' imminente evento.
Semplice nel suo meraviglioso splendore.
Semplice come solo il cuore di un bimbo sa essere.
Entro' piano.
A terra un sacco di tela.
Osservo' con attenzione e comprese....
allora si chino' e tra quelle cose a terra poso' il suo dono per Aryale.

Poi si inginocchio' ad un banco
Non ti ho dimenticato, Signore,
mai potrei,
ma quest'oggi....
solo per oggi,
concedimi una piccola priorita'
E piano come era entrato usci' dalla cappella.

Frequentatore Numero di messaggi : 33 Data d'iscrizione : 19.04.12

La cappella era ancora deserta, quando Dreean ne varcò a grandi passi la soglia, con il suo solito fare marziale. La divisa spazzolata, gli stivali puliti e la fresca rasatura gli conferivano un aspetto insolitamente signorile.

Scoprendosi solo, esplorò con calma la cappella, osservandone le finiture e le decorazioni. Notò lacune rose bianche e fiori colorati, disposti con cura di fronte all'altare. Si sarebbe poi complimentato con l'esecutore di tale opera, a cerimonia terminata.

Prese posto tra i banchi, attendendo l'arrivo dei suoi familiari e amici.

Visitatore Numero di messaggi : 13 Data d'iscrizione : 11.05.12

Entrò in punta di piedi nella cappella dove di lì a poco si sarebbe svolta l'ordinazione di Aryale.
Si guardò intorno sperando di non aver fatto troppo tardi,ma a quanto pare era in anticipo visto che non si vedeva ancora nessuno.
Fece un giro del luogo e ammirò le splendide rose messe secondo un preciso schema o almeno sembrava.

Si accinse a prendere posto quando notò suo padre.
Si avvicinò a lui sorridendogli e si sedette al suo fianco esclamando:

In puntualità non ti batte nessuno eh

E aspettò con lui l'arrivo degli altri e l'inizio della cerimonia.

Frequentatore Numero di messaggi : 25 Data d'iscrizione : 02.06.11

Fece il suo ingresso nella Cappella assieme ad Elisabeth. Una volta all'interno lanciò delle occhiate in giro e quindi accompagnò la moglie tenuta a braccetto lungo lo spazio cercando un luogo ove sedersi. Ovviamente andò ad assicurarsi la prima fila volendo assistere alla cerimonia per il meglio. Una volta accomodata Elisabeth si sedette pronto a guardar uno dei passi fondamentali della vita di sua figlia

Lidiafragola era entrata in silenzio nella cappella, quel giorno.
Nessun rumore, nessuno scherzo, nessuno spavento per oggi. Solo il silenzio che conviene in quei momenti.
La sua Piccola Aryale cominciava un lungo cammino spirituale e lei non voleva che quel momento prezioso rovinasse il ricordo per la piccola bimba bionda.
Si guardò un attimo attorno prima di mettersi in un angolo e, appoggiandosi al muro, respirò profondamente.

Nella sua cella padre Tacuma finiva di prepararsi.
Rumori sordi di passi provenivano dal chiostro .
I sacri paramenti profumavano di lavanda ...o era solo la gioia a fargli sentir profumi e suoni particolari?

Prese poi dal piccolo scrittoio il suo libro delle visrtu e strettolo tra le mani si avvio' verso la porta.
La spalanco', respiro' a pieni polmoni, e gli sembro' fi respirare la primavera, e felice si avvio' verso la sacrestia

Gran Priore Numero di messaggi : 5453 Data d'iscrizione : 26.12.10

Madre Fenice aveva terminato le incombenze del giorno... e durante ogni azione consueta il suo pensiero era stato rivolto ad Arianna e alla celebrazione che sarebbe iniziata di lì a poco.
Entrò in cappella, salutò con un cenno del capo e un sorriso i presenti, coloro che conosceva, coloro che non vedeva da molto tempo e coloro che non aveva mai visto, indovinando l'identità di una coppia di sposi seduti in un banco sul davanti.

Benvenuti a San Domenico, pace e bene mormorò passando accanto al padre di Arianna e alla sua sposa, che aveva conosciuto molto tempo prima durante un viaggio.

Si fermò davanti all'altare e guardò i fiori e gli oggetti che Arianna aveva preparato. Sorrise... conoscendo la giovane, non era difficile comprendere il significato dei fiori, dei colori, degli oggetti. Si commosse, poiché rivedeva la vocazione che aveva illuminato anche il suo cuore... Era come tornare indietro nel tempo e trovare una nuova se stessa a cui affiancarsi.

"Grazie..." pensò, e per non lasciarsi vincere dalla commozione passò velocemente in sacrestia richiudendo alle proprie spalle la porticina. Aprì la cassapanca dove erano custoditi i paramenti festivi e dopo averli lisciati con attenzione li indossò, assicurandosi che cadessero alla perfezione.
Era emozionata... i gesti consueti, invece di calmarla, sembravano accrescere l'intensità della commozione e della gioia.
Si avvicinò al leggio sul quale era pronto il Libro delle Virtù, controllò che il segnalibro porpora fosse al suo posto, sfiorò con le dita la miniatura che rappresentava Christos e i suoi apostoli.

Si era lavata, aveva spazzolato i ricci e indossato un saio pulito.
E rendendosi conto che si era fatto tardi percorse in fretta i corridoi per raggiungere la Cappella.

Entrò e si segnò. Guardò con attenzione tutta la chiesa per assicurarsi che ogni cosa fosse in ordine. Le bastò il solo tempo di alzare lo sguardo e si accorse di quanta gente era presente. Non erano estranei! I suoi confratelli, suo padre, le persone che amava. Non avrebbe potuto chiedere di meglio.

Mentre percorreva la navata sorridendo alle persone intorno pensava che era esattamente come lo aveva desiderato: compiere nella felicità il passo più importante della sua vita, sostenuta dalla sua famiglia spirituale e da coloro che le erano cari.

Abbracciò suo padre senza dirgli niente e si assicurò che la decorazione deposta fosse ancora come l'aveva lasciata. E fu in quel momento che notò un nuovo elemento: un messaggio.
Leggendolo, una lacrima di gioia e di commozione le rigò il viso.
Poi prese posto e con la pace interiore attese l'inizio della celebrazione.

Aryale era la arrivata nella cappella con una leggerezza che a Lidiafragola non potè non ricordare quando, da piccola, turbinava tra le taverne di Alessandria e ti costringeva ad affezionarti a lei.
A quel ricordo, mentre la giovane salutava il padre, fece sorridere la donna che non potè non constatare quanto quel piccolo fagotto biondo fosse cresciuto e quanta strada avesse fatto.
Ripensò allo stress che aveva subito nell'ultimo periodo, alla sua adozione, alla sua scelta di prendere i voti e non potè non sentirsi orgogliosa di aver contribuito (anche se poco e nel suo solito malo modo incredibilmente strampalato) a creare quella piccola perla che ora sceglieva una strada lunga che Lidiafragola sapeva che avrebbe affrontato al meglio.
E sorrise.

Visitatore Numero di messaggi : 5 Data d'iscrizione : 24.02.13

Aurora entrò nella cappella per assistere all’ordinazione di Aryale una persona per lei molto importante . Ammirò come tutti gli addobbi fossero stati messi con cura. Tra le persone presenti tra le prime file vide il suo amico Dreean gli si avvicinò sorridendo e prese posto accanto a lui in attesa dell’inizio della cerimonia.

Visitatore Numero di messaggi : 5 Data d'iscrizione : 24.02.13

Mirko vide la cara amica Aurora entrare nella cappella dove Aryale, che che lui aveva sempre chiamato "bimba riccia", sarebbe stata ordinata sacerdote.
Cercandosi di far notare il meno possibile, Mirko la segui e prese posto in una panca laterale.
Tante erano le persone presenti e molti erano i volti a lui noti, Mirko salutò con un sorriso questi ultimi ma i suoi occhi cercavano quelli di Aryale....
D'un tratto gli sguardi si incrociarono e sulle labbra di Mirko un sereno sorriso spuntò spontaneo.
Dopo di che le strizzò l'occhio in cenno di intesa cercando di comunicarle con lo sguardo la felicità che lo pervadeva in quel momento vedendola.......

Frequentatore Numero di messaggi : 20 Data d'iscrizione : 29.01.11

Ginevra era ormai pronta, entrata in monastero si ricordò del suo precedente passaggio in quei luoghi.
Ma non bisognava pensare troppo al passato,era un giorno importante la piccola Aryale ormai era cresciuta, e aveva deciso di prendere i voti, con grande piacere ed onore avrebbe partecipato alla cerimonia si recò subito in sacrestia e cominciò a prepararsi.

Frequentatore Numero di messaggi : 25 Data d'iscrizione : 16.05.12

Elisabeth sedeva al fianco di Michele quando entrò Arianna. Aveva salutato i presenti con un cenno del capo ed un sorriso ma era rapita dalla gioia che traspariva dagli occhi di padre e figlia. Adorava la piccola ormai diventata grande Arianna, l'aveva sempre portata nel cuore come una figlia ed era felice per lei.
Le sorrise mentre prendeva posto..

Visitatore Numero di messaggi : 2 Data d'iscrizione : 25.02.13

Erik giunse alla Cappella con passo spedito, non voleva perdersi la cerimonia di ordinazione di Arianna.
Entrò proprio mentre stavano per iniziare, chinò il capo in segno di rispetto, salutò velocemente e silenziosamente le persone che conosceva.
Cercò di fare il meno rumore possibile per non rompere il silenzio.
Si andò a sedere vicino al babbo e ad Aurora.

Fanatico di San Domenico Numero di messaggi : 358 Data d'iscrizione : 14.05.12

Doron aveva saputo dell'imminente ordinazione di sorella Aryale... era un evento colmo di gioia a cui non poteva assolutamente mancare.
Giunse poco prima dell'inizio del sacramento in cappella, ma prima di entrare si fermò ad ascoltare le campane, alzando gli occhi al cielo e chiudendoli subito dopo, per concedersi un momento di intima meditazione, seppur all'aria aperta.
Quindi entrò a mani giunte e prese posto, e, seppur non avesse mai avuto il piacere di conoscere la cara sorella, le rivolse un fraterno sorrise, giacché in una tal occasione di avvicinamento di un individuo all'Amore dell'Altissimo è sempre inevitabile che si rinsaldi in letizia il rapporto stesso tra gli uomini.

Era arrivata silenziosamente in cappella, emozionata sapeva che quello era un momento importante per la sua cara amica Aryale, si inginocchiò e seguì la cerimonia.
Guardava Ary che era li..... pareva che una luce la circondasse era sicuramente la gioia che emanava....era radiosa pensò

ti voglio bene Aryale, sono fiera di te

La curiosita' era sempre stata il suo maggior difetto ...e padre Tacuma attratto dal rumore dei passi e dal vocio non pote' impedirsi di socchiudere la porta della sacrestia e sbirciar nella cappella

Cielo!!!
Guardate madre Fenice, madre Maxalex quanta gente nella nostra cappella!!
Oggi e' un giorno di festa per i nostri cuori, e' un giorno di festa per noi tutti.
Gioiamo con la nostra bimba cresciuta un po' anche con noi e trasmettiamo questa gioia a chiunque ami Aryale, perche' oggi ella ha finalmento tracciato il suo sentiero....

Gran Priore Numero di messaggi : 5453 Data d'iscrizione : 26.12.10

Madre Fenice era raggiante ed emozionata.

Avete ragione, confratello, avete ragione!

Si volse poi verso il vescovo Maxalex e l'abbracciò.

Benvenuta... o meglio, bentornata. Questo giorno di gioia ci vede uniti per celebrare la scelta vocazionale di Arianna... credo che tutti e tre le vogliamo bene e ci auguriamo per lei una vita al servizio dell'Altissimo e nella Sua Gioia.
Che ne dite, dunque... cominciamo? Ci guidi il Signore... mando subito qualcuno ad avvisare Magister Musicus, attendiamo il canto del coro per uscire dalla sacrestia.

Frequentatore Numero di messaggi : 20 Data d'iscrizione : 29.01.11

Ginevra ringraziò,e disse

Salve a tutti grazie per l'accoglienza è bello tornare qui, ma avete ragione siamo qui per un motivo sono pronta a cominciare anch'io

Detto questo attese il Magister Musicus

Visitatore Numero di messaggi : 18 Data d'iscrizione : 26.11.11

Un giovanissimo accolito arrivò trafelato alla cantoria... fece un segno d'assenso, e Magister Musicus sorrise. Si volse verso i cantori, li guardò per un attimo negli occhi e alzò le braccia per dare loro l'attacco. Le voci si levarono intonando il canto che aveva scelto per la celebrazione solenne: Jubilate Deo, la Lode che tutti i cuori dei presenti innalzavano a Dio per ringraziarlo del dono che stava per fare loro.
Le voci attaccarono l'una dopo l'altra e la Cappella si riempì di armonia.

Gran Priore Numero di messaggi : 5453 Data d'iscrizione : 26.12.10

Madre Fenice udì l'inizio del canto e scambiò uno sguardo con Padre Tacuma e Monsignora Maxalex.
Si avvicinò alla porta della sacrestia e fece loro cenno di uscire per primi, sorridendo.

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