Plusco viaggiò tutta la notte. Infatti Pola, la sua città natale, distava molto dal monastero.
Finalmente Plusco vide una collina che si innalzava in mezzo alla campagna. All' alba egli era a poche miglia di distanza. Ormai ce l' aveva quasi fatta. Ora poteva notare le guglie e il campanile del monastero perfettamente.
Plusco iniziò la salita e quasi correndo per l' ansia di essere in ritardo raggiunse la cima del colle, si fermò un momento, si inginocchiò e recitò una preghiera di ringraziamento. Poi, con la mano tremante bussò al grandioso portone.