andosan Spirito Inquieto
Numero di messaggi : 161 Data d'iscrizione : 14.05.09 Età : 41
| Titolo: Santa Messa di domenica 23 agosto Dom Ago 23, 2009 11:27 am | |
| Padre Antonio Domenico entrò nella Cappella dell'Ordine insieme ai Confratelli e ai Padri Cistercensi accolti nel Monastero. Raggiunti i posti il celebrante si recò al leggio e lesse: - Citazione :
- Tra tutti questi umani si formò un gruppo che cercava di capire la realtà divina. Ma questo gruppo era ignorante di Dio al pari del resto dell’umanità. Gli umani non provavano più l’amore divino, poiché si erano scostati da Lui. Cercavano una spiegazione alla loro vita, quando invece la risposta era già stata data loro. Ma non erano più in grado di ascoltarla e vi restavano sordi.
Il gruppo decretò che in ciascuna cosa, in ciascun elemento che circonda gli uomini e le donne, vi era uno spirito la cui potenza era al di là di ogni comprensione. Questi spiriti elementari possedevano poteri sovrumani. Erano dotati di varie personalità e non mancavano mai di essere in competizione tra loro per provare quale fosse il più forte. Si arrabbiavano spesso e non esitavano mai a misurarsi l’un l’altro, servendosi di intermediari umani.
Così, non avendo più Dio nel loro cuore, si erano inventati un panteon di falsi dei. Dato che il cielo ricopre il mondo ed è la sorgente della luce, fecero del dio del cielo il re delle loro divinità. Il suo fulmine divenne presto celebre e tutti gli umani impararono subito a temerlo. Dato che gli umani non conoscevano più la virtù, gli dei che si erano inventati erano dissoluti quanto loro. Il loro re divino poteva trasformarsi in nuvola dorata per praticare il peccato di lussuria con le principesse.
Per onorare le loro molteplici divinità, gli umani crearono chiese che erano loro dedicate e le chiamarono “templi”. Loro stessi, ricoprendo l’uffizio di chierici nel loro paganesimo, si nominarono “sacerdoti”. Invocavano l’aiuto dei loro dei e, in cambio, sacrificavano loro degli animali. Mentre Dio aveva insegnato a Oane che le molteplici creature del mondo, benché sottomesse agli umani, dovevano essere rispettate, era col loro sangue che i pagani riverivano le loro false divinità.
Ma non vi era amore per i nuovi dei. Questi servivano solo a concedere favori in cambio di sacrifici. Certo, quei pagani rispettavano le loro divinità, ma lo facevano più per paura che per amore. Parecchie città si raggrupparono in regni, capeggiati da re. Questi fecero appello ai preti pagani perché le loro divinità venissero in loro aiuto, e i falsi chierici credevano di poter leggere nelle viscere l’avvenire delle città.
Ma rimaneva un vuoto nel cuore degli uomini e delle donne. Mancava loro ciò per cui erano stati concepiti. Mancava loro l’amore che Dio voleva dar loro e che Lui si aspettava in cambio. Allora, Dio decise che era giunto il momento di farsi ricordare dalla Sua Creazione. Trovò un bambino nella città che si chiamava Stagira e gli insegnò la Sua Parola perché l’Uomo ritrovasse la via della virtù. Questo bambino si chiamava Aristotele. Poi iniziò l'omelia: "Cari Confratelli e fedeli tutti, in questi giorni il nostro Monastero ha accolto due nostri Fratelli Cistercensi, con gioia e affetto li vogliamo accogliere nella nostra Famiglia. Il brano di oggi può sembrare non attuale, chi ormai crede ancora nei falsi dei? Eppure il paganesimo ancora esiste, seppure in forme diverse da quelle qui descritte. Vedo sempre più il rischio di un allontanamento della gente dal credo della Chiesa, si preferisce rinunciare alla fede piuttosto di dover accettare la correzione fraterna di un Sacerdote. Il battesimo per alcuni è diventato un soprammobile, un vestito da indossare solo in alcune situazioni speciali. Si crede a Dio tanto per diventare Nobili, o per sposarsi, però poi si è pronti a non rispettare la Chiesa, a metterla ai margini della società, a ridurrla ad aspetto della propria intimità. Preghiamo allora, perchè Aristotele illumini le menti e perchè l'Altissimo aiuti la Chiesa nella sua missione. Amen" |
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Kemnos Dignitario Onorario
Numero di messaggi : 215 Data d'iscrizione : 15.05.09 Età : 40
| Titolo: Re: Santa Messa di domenica 23 agosto Dom Ago 23, 2009 7:43 pm | |
| "Amen" Padre Kemnos aveva assistito con piacere alla prima Messa celebrata al Monastero dal neo Padre Andosan, e appena terminò volle andare a congratularsi con lui in sacrestia. |
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tacuma Dignitario
Numero di messaggi : 4167 Data d'iscrizione : 13.05.09 Età : 70 Località : roma
| Titolo: Re: Santa Messa di domenica 23 agosto Dom Ago 23, 2009 10:27 pm | |
| "Amen"
Padre Tacuma si avvio' in sagrestia per complimentarsi col fratello Andosan per il tema della messa domenicale.
"Complimenti padre e' importante per noi battere su questo punto, e' importante per noi lavorare e avvicinare alla chiesa quelle anime che si son distolte" |
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| Titolo: Re: Santa Messa di domenica 23 agosto | |
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