Ritorno di Maria Ginevra

Ginevra era di ritorno al monastero dopo una breve pausa, aveva infatti terminato da poco la sua preparazione al matrimonio.

Durante le lunghe chiacchierate con Madre Fenice e Padre Tacuma era emerso il suo amore per Aristotele, il suo desiderio di far conoscer agli altri la felicità che da vivere in comunione con l'altissimo e le parole dell'anziano Padre l'avevano completamente convinta ad intraprendere un nuovo cammino.

Gin pensò al suo parroco... Tacuma era stato il suo parroco quando bambina correva per i carrugi di Genova, lui l'aveva battezzata e lui l'aveva sempre seguita nella sua vita spirituale.
Pensava a questo suo nuovo cammino come ad un regalo che il prelato le aveva fatto in uno dei suoi ultimi giorni di vita ....

le sue parole le tornarono alla mente

Ah mia cara altro che sposarvi!! Voi dovreste prendere i voti!!

un amaro sorriso apparve sul suo viso, asciugò le lacrime con il dorso della mano e mentre si apprestava a bussare al portone fece una promessa a se stessa e a lui.

Farò di tutto Padre per riuscire in questo cammino.

Gin bussò decisa al portone e restò in attesa

Ginevra ricambiò l'abbraccio con calore

Grazie Madre, purtroppo sono a conoscenza della dipartita di Padre Tacuma, l'altissimo l'ha rivoluto con se... e non lo biasimo era una persona splendida sotto tutti i punti di vista.
Siamo stati fortunati a poter percorrere con lui un tratto del nostro cammino terreno.

così dicendo Gin si accodo a Madre Fenice seguendola.